Egitto / Il caso

Svolta per Patrick Zaki: sarà scarcerato, ma senza assoluzione

L'annuncio questa mattina, 7 dicembre: ora si attrende di sapere quando il giovane studente dell'Università di Bologna sarà liberato, dopo 22 mesi di prigionia. Urla di gioia da parte della famiglia e degli attivisti hanno accolto l'annuncio della scarcerazione

MANSURA

ROMA. Lo studente egiziano dell'università di Bologna Patrick Zaki sarà scarcerato dopo quasi due anni, "anche se non è stato assolto" dalle accuse: lo hanno riferito alcuni avvocati al termine dell'udienza a Mansura ad un capannello di cronisti.

Urla di gioia da parte della famiglia e degli attivisti hanno accolto l'annuncio della scarcerazione di Zaki, che non era in aula al momento dell'annuncio.

All'esterno dell'aula del tribunale c'erano in attesa il padre, la madre, la sorella, gli amici e alcuni attivisti.

Il giovane ricercatore era sotto accusa, in particolare, per un articolo scritto nel 2019 nel quale denunciava le condizioni in cui si trovava la minoranza dei cristiani copti, oggetto di discriminazioni in uno Stato a maggioranza musulmana: un gruppo sociale che è anche sotto la minaccia dell'Isis.

Con una nota di palazzo Chigi il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime soddisfazione per la scarcerazione di Patrick Zaki, la cui vicenda è stata e sarà seguita con la massima attenzione da parte del governo italiano. 

Zaki potrebbe essere liberato già oggi, anche se al momento non si hanno certezze, riferisce all'Ansauna legale dello studente egiziano precisando che lo studente sarà prima trasferito da Mansura al carcere egiziano di Tora.

A Zaki, secondo quanto si apprende, non è stato imposto l'obbligo di firma in vista della prossima udienza, fissata il primo febbraio. 

La prossima udienza si terrà il primo febbraio. "Abbiamo appreso che la decisione è la rimessa in libertà ma non abbiamo altri dettagli al momento", ha spiegato la legale Hoda Nasrallah all'ANSA.

"Un enorme sospiro di sollievo perché finisce il tunnel di 22 mesi di carcere e speriamo che questo sia il primo passo per arrivare poi ad un provvedimento di assoluzione", commenta Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

"L'idea che Patrick possa trascorrere dopo 22 mesi una notte in un luogo diverso dalla prigione ci emoziona e ci riempie di gioia. In oltre dieci piazze italiane questa sera scenderemo con uno stato d'animo diverso dal solito e più ottimista".

"Bene, bene, grazie": alzando il pollice, così Patrick Zaki aveva risposto prima del verdetto a un diplomatico italiano che gli chiedeva come stesse. Lo studente aveva risposto dalla gabbia degli imputati. Si è appreso che il diplomatico ha potuto parlagli brevemente per rappresentargli la vicinanza delle istituzioni italiane e Patrick ha ringraziato per quello che l'Italia e l'Ambasciata stanno facendo per lui. 

"La notizia che tanto aspettavamo. Patrick Zaki sarà scarcerato. Speriamo presto di poterlo riabbracciare qui a Bologna", dice Matteo Lepore, sindaco della città.

Ecco le tappe del calvario dello studente dell'Università di Bologna.

    * 7 FEBBRAIO 2020. Patrick atterra al Cairo intorno alle 4.30 di notte per quella che doveva essere una breve vacanza in famiglia prima di tornare a Bologna e proseguire gli studi nel master europeo 'Gemma'. In aeroporto viene fermato e, secondo le denunce di attivisti e legali, sottoposto a torture durante un interrogatorio su questioni legate al suo lavoro e al suo attivismo per i diritti Lgbt.

    * 8 FEBBRAIO. È il giorno della formalizzazione dell'arresto in Egitto e della breaking news che arriva anche in Italia. Il ricercatore compare a Mansura, sua città natale, in stato di arresto per un mandato di cattura emesso nel 2019. Per lui 15 giorni di custodia cautelare. Da una petizione su Change.org inizia la mobilitazione internazionale per chiederne la liberazione. Tra le accuse formalizzate: istigazione alla violenza, alle proteste, al terrorismo, gestione di un account social che punta a minare la sicurezza pubblica.

    * 9 FEBBRAIO. 'Libertà per Patrick', flash-mob in piazza Maggiore a Bologna. L'Università di Bologna costituisce un gruppo di crisi. La Farnesina monitora.

    * 12 FEBBRAIO. Si muove l'Europa. Sassoli chiede che Zaki sia rilasciato subito. Intervengono i genitori di Giulio Regeni: "I governi ne tutelino l'incolumità".

    * 14 FEBBRAIO. Il Cairo reagisce. Il Parlamento egiziano assicura che Zaki "ha pieni diritti" e bolla quella di Sassoli come una "inaccettabile ingerenza".

    * 17 FEBBRAIO. Corteo a Bologna, partecipano in 5mila.

    * 22 FEBBRAIO. È il primo rinnovo di 15 giorni di custodia cautelare. Zaki in aula si difende: "Non ho mai scritto i post per i quali mi accusate".

    * 2 MARZO. Patrick si fa sentire dal carcere: "Sto bene ma ridatemi i miei libri".

    * 5 MARZO. Zaki viene trasferito al carcere di Tora al Cairo.

    * 23 MARZO. La famiglia lancia un appello: "Soffre d'asma ed è a rischio per il coronavirus". Cominciano anche i rinvii delle udienze, "causa Covid-19". Le visite per la pandemia sono interrotte dal 7 marzo.

    * 16 GIUGNO. Patrick trascorre in carcere il suo 29esimo compleanno.

    * 13 LUGLIO. Il Tribunale egiziano dispone il rinnovo della custodia cautelare, stavolta per 45 giorni.

    * 29 AGOSTO. Patrick riceve la prima visita in carcere dopo 5 mesi e mezzo.

    * 2 DICEMBRE. Nella mobilitazione internazionale irrompe un video dell'attrice di Hollywood Scarlett Johansson che chiede libertà per Zaki.

    * 21 DICEMBRE. Lo sfogo di Patrick in prigione: "Sono esausto fisicamente e depresso".

    * 11 GENNAIO 2021. Patrick George Zaki diventa cittadino onorario di Bologna.

    * 1 FEBBRAIO. L'ennesima doccia fredda: altri 45 giorni di custodia cautelare.

    * 5 FEBBRAIO. Il sogno della cittadinanza italiana: è l'appello lanciato da una petizione online di cittadini e studenti, cui si unisce la famiglia di Patrick.

    * 7 FEBBRAIO. Patrick da un anno esatto in cella lancia un appello agli amici e agli attivisti: "Lottate per me".

    * 5 APRILE. "Zaki sta male", i legali chiedono il cambio dei giudici, che viene però negato.

    * 14 APRILE. Sì del Senato alla richiesta al governo per la cittadinanza italiana. In aula c'è anche Liliana Segre.

    * 16 GIUGNO. Incubo senza fine, un altro compleanno in carcere.

    * 13 SETTEMBRE. Dopo 19 mesi di custodia arriva il rinvio a giudizio. Zaki va a processo per un articolo sui copti perseguitati in Egitto. Resta in carcere e una nuova udienza è fissata per il 7 dicembre 2021.

    * 16 SETTEMBRE. I compagni del master di Patrick si laureano a Bologna. Alla cerimonia compare la sagoma di Zaki.

    * 7 DICEMBRE. Il tribunale di Mansura ordina la scarcerazione di Patrick ma non lo assolve dalle accuse che gli sono contestate. La prossima udienza del processo viene fissata al primo febbraio 2022.

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