Etruria: sentenza, crac da mercato e truffe niente bancarotta
Motivazioni tribunale Arezzo che ha assolto 22 imputati su 23
AREZZO
(ANSA) - AREZZO, 14 DIC - Ci furono certamente finanziamenti che determinarono gravi perdite per Banca Etruria ma si trattò di operazioni rientranti nel normale rischio di mercato oppure di operazioni in cui Bpel fu perfino truffata da quanti il prestito lo avevano richiesto. Questo, in buona sostanza, il filo conduttore delle motivazioni della sentenza con cui l'1 ottobre scorso il tribunale di Arezzo assolse 22 imputati dalle accuse di bancarotta fraudolenta e semplice, reati che per i giudici non furono compiuti. Il collegio, presieduto da Gianni Fruganti, condannò solo l'imprenditore Alberto Rigotti, a 6 anni. (ANSA).