Adescava ragazzini sui social, arrestata un’insegnante 45enne: si faceva chiamare “zia Martina”
Secondo le indagini dei carabinieri, che l'hanno arrestata in una città del Nord dove stava lavorando, la donna avrebbe avuto rapporti sessuali con un 15enne mentre un altro ragazzo più giovane li filmava.
BARI. Si faceva chiamare “Zia Martina” l'insegnante 45enne di scuola elementare che avrebbe adescato sui social minorenni che vivono in condizioni disagiate per avere con alcuni di loro rapporti sessuali in un b&b nel centro di Bari, a due isolati dal prestigioso teatro Petruzzelli. Secondo le indagini dei carabinieri, che l'hanno arrestata in una città del Nord dove stava lavorando, la donna avrebbe avuto rapporti sessuali con un 15enne mentre un altro ragazzo più giovane li filmava.
Avrebbe inoltre trasmesso scene di sesso, sempre con lei stessa protagonista, in diretta su Instagram, nel corso di una affollata videochat alla quale era presente anche un ragazzo appena 12enne. Inoltre, secondo quanto emerso dall'analisi dei tabulati telefonici, due fratellini di 11 e otto anni sarebbero stati una volta nel b&b occupato dalla donna: con loro la 45enne avrebbe anche avuto un intenso scambio di telefonate notturne. L'insegnante, che aveva due profili Instagram seguiti da oltre quattromila utenti, in gran parte minorenni, è ora ai domiciliari nella città in cui lavora, accusata di corruzione di minorenni e pornografia minorile.
Nella descrizione di uno dei due profili social aveva scritto "per giocare e per scherzare". L'attenzione degli investigatori si concentra anche su altre due dirette Instagram, avviate da un ragazzino disabile, in cui si vedono alcuni giovanissimi nudi in una stanza, con una donna ripresa di spalle. I fatti contestati all'insegnante risalgono alla scorsa estate, nel periodo compreso tra giugno e agosto, quando la 45enne, originaria della provincia di Bari, si sarebbe spostata nel capoluogo pugliese per incontrare i ragazzini.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, i video delle scene di sesso erano diventati virali in particolare tra i giovanissimi di due quartieri popolari della città. Il 'passaparola' derivato dalla diffusione delle immagini sarebbe servito alla donna - secondo gli investigatori - per adescare altri minorenni. Le indagini sono partite a luglio, dopo l'intervento dei carabinieri nel b&b in cui la 45enne avrebbe incontrato alcuni ragazzini. Al loro arrivo i militari hanno trovato due mamme che urlavano e cercavano la 45enne che in quel momento non c'era, anche se risultava una prenotazione a suo nome. Le due donne erano riuscite a trovare alcuni video, che hanno mostrato ai carabinieri, in cui si vedeva l'insegnante avere rapporti sessuali con ragazzi molto giovani.
E ai militari hanno detto di sapere da tempo che una donna, conosciuta come 'Zia Martina', aveva rapporti con giovanissimi, alcuni dei quali venivano registrati e diffusi in rete. Una delle due mamme ha anche indicato un profilo social usato dalla 45enne poi risultato appartenere all'insegnante. Per motivare l'arresto e il divieto di utilizzare qualsiasi mezzo di comunicazione, il gip e la Procura evidenziano che la professione di insegnante le consentirebbe di intrecciare rapporti con altre potenziali vittime e che i reati potrebbero essere commessi ancora, data la fitta rete di contatti di cui dispone sui social network. In particolare, secondo l'accusa, il fatto di insegnare in una scuola elementare, quindi "costantemente a contatto con minorenni", potrebbe "acuire l'impulso sessuale verso tali soggetti e agevolare l'esecuzione di reati della stessa specie".
Inoltre, la circostanza che per intrattenere rapporti sessuali si è spostata dalla provincia a Bari dove non è conosciuta, fa pensare ai magistrati che "il trovarsi per lavoro a mille chilometri da casa non possa che riproporre" la "logica criminale perseguita".