Bollino nero sul vino: l’Ue pronta a considerarlo cancerogeno, preoccupazione tra i vignaioli del Nord Est
Coldiretti all’attacco: “Dal Parlamento europeo rischia di arrivare un duro colpo nella guerra al vino con il voto su misure che demonizzano il consumo attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette. A rischio il comparto”
STRASBURGO. “Dal Parlamento Europeo rischia di arrivare questa settimana un duro colpo nella guerra al vino con il voto su misure che demonizzano il consumo attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l'aumento della tassazione e l'esclusione dalle politiche promozionali dell'Unione Europea, nell'ambito del piano europeo per la salute (Beca)”.
È quanto afferma la Coldiretti in occasione del voto finale sulla relazione del Parlamento europeo sul "Cancer plan" proposto dalla Commissione Europea. “Il giusto impegno dell'Unione Europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. L'equilibrio nutrizionale - precisa Coldiretti - va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto”.
C’è la possibilità che il vino possa venir trattato allo stesso modo di sigarette e superalcolici. Che venga cioè inserito in una lista nera di prodotti nocivi con tanto di bollino nero indicato nelle confezioni o nelle stesse bottiglie.
L'idea di equiparare un bicchiere di vino a un pacchetto di sigarette, indipendentemente dalla quantità, suona come una beffa e una condanna per le tante imprese vinicole che operano anche in Trentino.
La contrazione dei consumi stimata a livello nazionale è attorno al 25/30% ma ancora maggiore sarebbe quella del fatturato del settore, che calerebbe complessivamente del 35%