Si combatte sul terreno vicino a Kiev. Zelensky chiede supporto ai Paesi dell'est membri Nato
Dalla capitale ucraina assediata dai russi l'appello alle nove nazioni del "Patto di Bucarest". La Francia: presidente in pericolo, pronti a dare il nostro aiuto. Parigi teme che l'invasione russa si estenda alla Moldavia
LA GUERRA Missili russi su Kiev, Zelensky: l'Ucraina resiste
PACIFISTI Oggi preghiera e domani manifestazione a Trento
ROMA. Combattimenti sono in corso a nord di Kiev. Lo annuncia l'esercito ucraino.
Questa mattina da Parigi arriva un messaggio più severo di quanto si era registrato nella Ue nei giorni scorsi: "Putin ha scelto di rimuovere l'Ucraina dalla mappa degli Stati. Siamo preoccupati per la Moldavia e la Georgia", ha detto il ministro degli esteri francese, Jean-Yves Le Drian. E ha aggiunto: "La sicurezza" del presidente ucraino è in gioco, la Francia è pronta "ad aiutare se necessario".
Una dichiarazione che suona come un messaggio più severo nei riguardi di Mosca, un messaggio che arriva sia dal Paese che detiene la presidenza di turno della Ue sia da una potenza nucleare della Nato.
Ma anche una dichiarazione che, a circa 12 ore da un colloquio telefonico fra Putin e Macron (avvenuto ieri sera), potrebbe indicare una via di uscita per quanto riguarda il destino del capo dello Stato ucraino se i russi prenderanno il controllo della capitale.
Nella notte intanto, una pioggia di missili russi è caduta sulla capitale ucraina, mentre l'esercito ha assediato varie città lungo la strada tra il confine e la città, arrivando a raggiungere un aeroporto ad appena 130 chilometri dalla Polonia. L'antiaerea avrebbe abbattuto un velivolo sulla capitale dell'Ucraina.
Le forze russe prendono di mira anche le aree civili dell'Ucraina, rende noto Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che la Russia dovrà "parlare" con l'Ucraina "prima o poi" per porre fine ai combattimenti.
Le forze ucraine "fanno tutto il possibile" per difendere il Paese, ha detto oggi il presidente ucraino elogiando la popolazione per l'"eroismo" che ha dimostrato finora di fronte all'avanzata russa. "Abbiamo bisogno di una coalizione contro la guerra", dice Zelensky in un tweet.
"Difendiamo la nostra libertà, la nostra terra. Abbiamo bisogno di un'assistenza internazionale efficace. Ne ho discusso con (il presidente della Polonia, ndr) @AndrzejDuda. Mi appello ai 'Nove di Bucarest' per aiuti alla difesa, sanzioni, pressioni sull'aggressore. Insieme dobbiamo portare la Russia al tavolo dei negoziati. Abbiamo bisogno di una coalizione contro la guerra": recita il tweet.
Il gruppo dei Nove di Bucarest unisce i Paesi del fianco orientale della Nato, che da anni chiedono un aumento della presenza dell’Alleanza atlantica in Europa dell'est.
I nove sono nati nel 2015 nella capitale romena e il gruppo comprende Romania, Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituanua, Polonia e Slovacchia.
Ma Varsavia poco dopo ha spiegato: l'invio in Ucraina di truppe polacche o della Nato non è in programma.
Lo ha detto il capo dell'Ufficio per la sicurezza nazionale della Polonia, Pawel Soloch, citato dalla Tass: "L'invio di truppe alleate o polacche in Ucraina non è in discussione. Ad oggi non è affatto sul tavolo".
Apertura, invece, per l'accoglienza dei profughi.
"Questa notte Romania e Polonia hanno aperto le frontiere. Fanno passare donne, bambini e anziani. C'è assistenza aiuto e sostegno per i profughi appena passato il confine. Ci sono lunghe code ma ci si muove. È permesso il passaggio con qualsiasi documento che dimostra l'identità", spiega Fabio Prevedello, presidente della Associazione europea Italia-Ucraina.