La Guerra / Sviluppi

Ucraina, Taiwan aderisce alle sanzioni occidentali alla Russia e inoltre non rinnova i contratti del gas

Intanto anche la Cina, dopo aver a lungo atteso, ha deciso di avviare l'evacuazione dei connazionali: 1.600 studenti si trasferiscono verso Moldavia, Polonia e Slovacchia

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MOSCA

PECHINO. Taiwan si accoda all'inasprimento delle sanzioni contro la Russia.

Intanto, la Cina ha iniziato ad evacuare i suoi cittadini dall'Ucraina tra i timori per la loro incolumità dopo l'invasione della Russia e delle notizie sulla crescente ostilità da parte della popolazione locale a causa della vicinanza tra Pechino e Mosca.

Circa 600 studenti, ha riferito il Global Times, sono stati portati via da Kiev e dalla città portuale di Odessa: secondo quanto appreso dall'ambasciata cinese, hanno viaggiato in autobus verso la vicina Moldavia sotto la scorta di ambasciata e polizia locale, in un viaggio di sei ore definito "sicuro e senza intoppi".

Altri 1.000 cittadini lasceranno oggi l'Ucraina diretti in Polonia e Slovacchia.

Mentre Paesi come Usa, Gran Bretagna e Giappone hanno evacuato i propri diplomatici ed esortato i connazionali ad andarsene nelle settimane precedenti l'invasione, la Cina ha aspettato fino a giovedì scorso prima di annunciare che avrebbe organizzato voli charter, resi poi impossibili dal rapido deterioramente della sicurezza.

L'ambasciatore cinese a Kiev Fan Xianrong, in un messaggio video, aveva escluso la sua partenza e messo in guardia dalla "situazione pericolosa", avvertendo che gli scenari della crisi tra Ucraina e Russia erano destinati a peggiorare, con molti momenti imprevedibili.

Mentre Paesi come Usa, Gran Bretagna e Giappone hanno evacuato i propri diplomatici ed esortato i connazionali ad andarsene nelle settimane precedenti l'invasione, la Cina ha aspettato fino a giovedì scorso prima di annunciare che avrebbe organizzato voli charter, resi poi impossibili dal rapido deterioramente della sicurezza.

L'ambasciatore cinese a Kiev Fan Xianrong, in un messaggio video, aveva escluso la sua partenza e messo in guardia dalla "situazione pericolosa", avvertendo che gli scenari della crisi tra Ucraina e Russia erano destinati a peggiorare, con molti momenti imprevedibili.

La Cina ha esercitato un certo equlibrismo nel conflito, bilanciando l'insistenza sul rispetto di sovranità e integrità territoriale con la riluttanza a un sostegno esplicito alla Russia, suo stretto alleato. 

Intanto, Taiwan ha annunciato l'adesione alle sanzioni internazionali contro la Russia, bloccando alcune banche di Mosca dal sistema di pagamenti internazionali Swift.

Lo ha annunciato il premier Su Tseng-chang, precisando che la mossa ha messo l'isola "al passo con i Paesi occidentali. Taiwan ha condannato la Russia per la sua invasione insieme ai nostri partner democratici globali e coopererà con le decisioni prese contro le banche russe".

Parlando prima di una sessione parlamentare, il ministro degli Affari economici Wang Mei-hua, nel resoconto dei media locali, ha aggiunto che Taipei "prenderà in esame i prodotti esportati in Russia in conformità con l'accordo di Wassenaar, che regola i controlli sulle esportazioni di armi e beni e tecnologie caratterizzati dal duplice uso".

Tale export non sarà consentito "a meno che non ci siano ragioni legittime", ha aggiunto Wang, riconoscendo che l'interscambio commerciale di Taiwan con la Russia è minimo e che i principali produttori di chip taiwanesi si sono tutti impegnati a rispettare le politiche del governo.

"Annunceremo misure specifiche a tempo debito", ha concluso. L'isola rappresenta più della metà della produzione mondiale di semiconduttori.

Un contratto sulla fornitura di gas dalla Russia, in scadenza a marzo, non sarà più rinnovato con il governo che punta a diversificare l'acquisto delle risorse energetiche. Ieri, infine, Taipei ha inviato un primo carico di 27 tonnellate di forniture mediche all'Ucraina.

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