La Russia dichiara una tregua limitata e apre corridoi umanitari per due città. La Ue insiste: serve un cessate il fuoco generale
Mosca annuncia che dalle 10 di oggi, 5 marzo, sospenderà per sole cinque orte le operazioni militari contro Mariupol e Volnovakha per consentire l'uscita di civili: ma sembra un'operazione molto difficile in così poco tempo. Forse oggi un terzo round di negoziati
IL PUNTO Kiev assediata, ancora bombe russe sull'Ucraina e civili in fuga
AIUTI Trento, la raccolta per i profughi alle frontiere
ROMA. Il ministero della Difesa russo ha annunciato la tregua per aprire corridoi umanitari, scrive Interfax.
"Oggi, 5 marzo, si annuncia una tregua a partire dalle 10 del mattino ora di Mosca e corridoi umanitari sono aperti per l'uscita di civili da Mariupol e Volnovakha", ha affermato il ministero russo della difesa, riferisce la Tass.
Ma la tregua dovrebbe durare solo cinque ore: difficile portare in salvo centinaia di migliaia di persone in così poco tempo.
La mossa russa, peraltro, ha un risvolto militare: una volta concessa almeno formalmente l'opportunità ai civili di andarsene, Mosca potrebbe bombardare a tappeto el due città, strategiche per estendere l'larea del Donbass sotto controllo russo tramite le repubbliche secesisoniste.
Le richieste di corridoi umanitari e di un cessate il fuoco si inseguono da giorni, in prima linea a fare pressioni in questo senso sulla Russia, finora sorda, c'è l'Unione europea.
Proprio da Mariupol il sindaco implorava da giorni l'apertura di un corridoio, perché la città, vicina al Donbass, è stata messa in ginocchio dall'assedio russo.
La città è rimasta senz'acqua, con viveri che scarseggiano el'attacco russo che imperversava gettando lam npopolazione nel terrore.
Oggi gli abitanti dovrebbero dunque poter lasciare la città, in corridoi sotto controllo delle truppe russe: ma su quale sia poi il destino di queste pertsone, come e dove saranno accolte, resterà da vedere.
Oggi intanto, decimo giorno di guerra, dovrebbero riprendere i negoziati fra russi e ucraini.
L'Unione europea intanto insiste: bisogna arrivare rapidamente a un cessate il fuoco generale.
Il presidente ucraino Zelensky, in un video, ha smentito le "notizie false" diffuse dai russi circa una sua fuga in Polonia: "Sono sempre qui, mi piace correre, ma non scappo", ha detto.