8 marzo: Filcams-Cgil, come regalo lettera licenziamento
'Atteggiamento aziendale discriminatorio e persecutorio'
(ANSA) - TERAMO, 08 MAR - Un atteggiamento aziendale "non solo discriminatorio, ma addirittura persecutorio nei confronti di alcune lavoratrici dell'azienda Immedya (Noro2 Srl) di Mosciano (Teramo) che da due mesi chiedono di poter lavorare e vogliono preservare il loro posto di lavoro: oggi è arrivato anche il licenziamento per una di esse". A denunciare l'accaduto è il segretario generale Filcams Cgil-Teramo, Mauro Pettinaro. "A gennaio 2022 l'azienda comunica, in una maniera alquanto bizzarra - spiega Pettinaro - che alcune lavoratrici non sarebbero più 'utili' all'azienda e in alcune interlocuzioni palesa, addirittura, come ambiziosa la possibilità della 'disoccupazione'. Potrebbe già bastare questo per relegare come episodio riprovevole, nei tempi che viviamo, dover ricevere dalla propria azienda la prospettiva di una disoccupazione, ma le lavoratrici non si sono perse d'animo e assieme al sindacato hanno provato a capire cosa si potesse fare per salvare il loro posto di lavoro e far valere i loro diritti. Ed è in questo momento che l'azienda, invece di spiegare le ragioni o di trovare soluzioni, continua in maniera arrogante e non costruttiva a rigettare le istanze delle lavoratrici, ad avere atteggiamenti antisindacali, a compiere tutte le azioni per far desistere le lavoratrici e farle andare via". "Le lavoratrici insistono - aggiunge il rappresentante sindacale - chiedono semplicemente di poter lavorare, chiedono semplicemente di vedersi riconosciuti i propri diritti e attraverso la Filcams Cgil Teramo producono tutta la documentazione. Come organizzazione sindacale siamo stati respinti, abbiamo ottenuto un solo incontro in cui abbiamo ricevuto come risposta il solito clichè 'siete degli anni 70'. E così che sono arrivate le lettere di contestazione disciplinare per aver semplicemente fatto una pausa, e così che arriva il non riconoscimento per la Rappresentanza Sindacale Aziendale, e così che vengono cambiati gli account, e così che vengono compiute tutte le azioni per sminuire, svalorizzare, screditare il ruolo delle lavoratrici. Come se non bastasse, proprio oggi che si spendono fiumi di parole sul senso dell'8 marzo, ad una delle lavoratrici è arrivata una lettera di licenziamento". (ANSA).