Omicidio dell'ex vigilessa, le figlie: "L'abbiamo strozzata a mani nude"
Emerge da interrogatori dei tre accusati. Mirto Milani, Paola e Silvia Zani, hanno anche ammesso anche di aver tentato di uccidere Laura Ziliani il 16 aprile quando le somministrarono una tisana che la fece dormire per oltre 48 ore
SORELLE Il silenzio dopo l'arresto
IL FERMO Laura Ziliani, tre arresti
INDAGINE Indagate le due figlie
IL CASO Trovato il cadavere
BRESCIA. "Le abbiano dato i farmaci, poi le abbiano messo un sacchetto in testa e lo abbiamo chiuso. Laura non moriva e io e Silvia le abbiano stretto le mani al collo". Così Mirto Milani ha raccontato l'omicidio dell'ex vigilessa di Temù, nel Bresciano.
È quanto emerge dagli interrogatori dei presunti responsabili. Il medico legale aveva ipotizzato che, una volta stordita, la vittima fosse stata soffocata con un cuscino.
Mirto Milani, Paola e Silvia Zani, hanno anche ammesso anche di aver tentato di uccidere Laura Ziliani il 16 aprile quando le somministrarono una tisana che la fece dormire per oltre 48 ore. "Un episodio che altro non è che il prodromo dell'omicidio" secondo gli inquirenti.