Lo scontro fra treni in Grecia, arrestato il capostazione di Larissa. Le vittime salgono a 38
I due convogli viaggiavano ad alta velocità, ignari della rpesenza dell'altro sul medesimo binario: polverizzate le prime due carrozze. A bordo dei due treni c'erano 354 persone
ATENE. Il capostazione di Larissa è stato arrestato nell'ambito dell'indagine sull'incidente ferroviario avvenuto questa notte che ha causato, secondo il bilancio provvisorio, 38 vittime. Lo riferisce il sito di Kathimerini.
I due treni che si sono scontrati in Grecia viaggiavano a grande velocità perché non sapevano che l'altro stesse arrivando e l'impatto è stato così grave che "non è rimasto nulla delle prime due carrozze" dopo l'incidente.
È il racconto di un giornalista greco alla Bbc. Le squadre di soccorso stanno ora cercando di spostare i rottami delle carrozze dai binari, ma è molto difficile.
"La collisione è stata così grave che le due prime carrozze sono semplicemente scomparse. Il sindaco della città vicino all'incidente ha detto che non è rimasto nulla delle prime due carrozze", afferma il giornalista.
Si teme che il numero delle vittime possa aumentare, poiché diverse persone sono rimaste intrappolate nelle prime carrozze del treno passeggeri, dove sono in corso le operazioni di soccorso.
L'esperto di sicurezza ferroviaria Anastasios Dedes, intervistato dalla tv pubblica greca Ert, ha detto che l'origine dell'incidente va cercato nell'assenza di semafori funzionanti lungo la linea.
"Il treno (passeggeri) ha iniziato a muoversi. Doveva vedere segnali che indicassero se la linea era libera o meno. Ma questi semafori erano fuori uso. Da quanto ne so, l'impianto esiste, sui treni e sulla linea, ma non è stato potenziato e messo in funzione, con il risultato che i treni sono lasciati agli ordini dei capistazione e si muovono alla cieca. Lo stesso vale per il traffico nell'altra direzione perché neanche i semafori dall'altra parte hanno funzionato, provocando questo incidente", ha detto, sottolineando che questi sistemi non funzionano da più di 15 anni.
Dedes ha aggiunto che le conversazioni tra i responsabili delle stazioni appariranno come trascrizioni dell'interfono e non possono essere cancellate.
In base alle informazioni di Hellenic Train riportate dal sito di Kathimerini, erano 354 i passeggeri che si trovavano a bordo dei due treni, tra questi 12 erano membri del personale, due dei quali viaggiavano sul treno merci.
Il Sindacato dei lavoratori dei trasporti ateniesi Stasy chiede le dimissioni dei dirigenti del ministero dei Trasporti dopo la catastrofe di Tebi: "Oggi piangiamo i nostri concittadini morti nell'incidente ferroviario di Tebi perché alcune persone hanno ignorato gli appelli dei lavoratori. - si legge in un comunicato citato da Efsyn.gr - Quando i lavoratori parlano di carenza di personale, di obsolescenza degli impianti e delle infrastrutture, di insufficiente manutenzione del materiale rotabile, di atti di delinquenza lungo tutta la rete, alcuni funzionari se ne infischiano, mostrano solo indifferenza". "Oggi, solo per vergogna, avremmo dovuto assistere alle dimissioni di tutti questi luminari che credono che la ferrovia possa funzionare con il pilota automatico. Oggi la dirigenza politica del ministero dei Trasporti avrebbe dovuto dimettersi in massa", attaccano i sindacati, che oggi in segno di lutto hanno annullato uno sciopero delle metropolitane della capitale. Nella nota di afferma che "tragedie di questa portata sono matematicamente certe se qualcuno non si occuperà seriamente del personale oltre che delle infrastrutture. La ferrovia non sono i graniti lucenti, i riflettori e le telecamere dei canali che corrono per mostrare a tutti i responsabili di questo tragico evento. La ferrovia è tutto ciò che c'è dietro questo sfarzo hollywoodiano, tutto ciò che è invisibile alle lenti della macchina fotografica".