Padova, nel fiume per salvare un anziano: l’agente-eroe muore con lui
Al capo della polizia, Lamberto Giannini, Mattarella ha scritto: "Nell'esprimere a lei e alla polizia solidale vicinanza, la prego di far pervenire ai familiari le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio"
PADOVA. L'ultima chiamata poliziotto-eroe al 112: "C'è un uomo nel fiume”. Si è qualificato come agente e poi si è buttato: "Mi chiamo Domenico Zorzino, sono un poliziotto, un'auto è caduta nel fiume Gorzone...". Sono le ultime parole pronunciate al telefono con la centrale del 112 dal poliziotto morto venerdì sera, 3 marzo, ad Anguillara (Padova) mentre tentava di salvare un uomo finito in acqua con l'auto.
Subito dopo Zorzino, legate ad un albero le due cagnoline che aveva al guinzaglio, si è buttato nel Gorzone, ma non è più riemerso. E' annegato come l'automobilista che ha cercato di salvare, Valerio Buoso, 75 anni. Quando li hanno trovati sul fondale, Zorzino stringeva ancora Valerio sotto alle spalle.
Il padre dell'agente ha riferito alla stampa che il figlio, nella drammatica chiamata al 112, avrebbe annunciato l'intenzione di tuffarsi, ma questo particolare non è stato confermato dalle autorità di polizia.
Al capo della Polizia, Lamberto Giannini, Mattarella ha scritto: "Nell'esprimere a lei e alla Polizia di Stato solidale vicinanza, la prego di far pervenire ai familiari le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio"