Bimbo ucciso in bici: niente patteggiamento, "troppo pochi 5 anni"
Decisione del gup di Milano che reputa la pena incongrua, l'investitore ventenne guidava aveva assunto droge, non aveva conseguito la patente e guidava con una gamba ingessata
MILANO. La pena è incongrua, troppo bassa per un fatto così grave. Con queste motivazioni il gup di Milano Lorenza Pasquinelli ha respinto la richiesta di patteggiamento a 5 anni, che aveva avuto l'ok della Procura, per Nour Amdouni, 20enne arrestato il 18 agosto scorso per omicidio stradale con l'aggravante della fuga per aver travolto e ucciso un bambino di 11 anni, Mohanad 'Momo' Moubarak, in sella alla sua bici in via Bartolini, poco lontano dal ristorante del padre, il 9 agosto.
Come ricostruito nell'indagine della polizia locale, il giovane aveva assunto cannabinoidi, non aveva conseguito la patente e guidava con una gamba ingessata.
Il giudice stamani, dopo aver respinto l'istanza di patteggiamento, ha fissato una nuova udienza per il 30 marzo, quando sarà indicato un nuovo gup e a quel punto l'imputato, difeso dal legale Robert Ranieli, sarà processato con rito abbreviato.
Al patteggiamento, che aveva avuto il via libera del pm Rosario Ferracane, titolare dell'inchiesta, si erano opposti i familiari del bambino, parti civili con l'avvocato Salvatore Bottari. Nell'accordo di patteggiamento non era stato compreso un risarcimento e la famiglia sta attendendo quello da parte della compagnia di assicurazione dell'auto.