Edili in corteo contro le politiche del governo sul superbonus: Genova bloccata
Tre manifestazioni contemporanee per chiedere lo sblocco crediti e la ripresa dei cantieri
GENOVA. I lavoratori edili riuniti sotto la sigla "Basta crediti incagliati" sono scesi in strada oggi a Genova per manifestare contro le politiche del governo per il superbonus.
Dopo la manifestazione del 21 marzo scorso che aveva visto la città invasa da oltre 500 mezzi da lavoro, Genova oggi si è svegliata con tre cortei in movimento, due da Ponente e uno da Levante, che stanno creando notevoli disagi al traffico compresa la chiusura della strada sopraelevata Aldo Moro.
Centinaia i mezzi incolonnati lungo le principali direttrici cittadine per una manifestazione che raggiungerà poi il centro cittadino con un presidio in Piazza De Ferrari, che ospita la sede della Regione Liguria e via Roma, sede della Prefettura.
Cinque le richieste dei manifestanti che attendono novità da Roma dove tra oggi e domani è atteso il voto di fiducia sul decreto Superbonus: "riapertura dell'acquisizione tramite le società partecipate come Cassa depositi e Poste". "Limitare lo sconto massimo applicabile rispetto al valore nominale dei crediti cedibili".
"Lasciare alle Banche la possibilità di compensare i crediti degli importi pagabili con l'F24 della clientela in modo sia per loro possibile riprendere le acquisizioni da aziende e General Contractor". "Differimento dei tributi in F24 in scadenza di 120 giorni" e "Proroga dei cantieri avviati al 2024, ritenendo avviati solo i cantieri in cui siano davvero in corso i lavori in modo documentabili".