Migliorano i 14 alpini italiani feriti in Kosovo, la Nato aumenta il contingente
I militari, appartenenti al nono reggimento, erano intervenuti ieri, insieme a colleghi ungheresi e moldavi, come forza d'interposizione durante scontri violenti tra la popolazione serbo kosovara e la polizia locale
ROMA. In risposta ai recenti disordini e al ferimento di 30 membri della Forza Nato per il Kosovo, la Nato ha disposto il dispiegamento delle Forze di riserva operativa (Orf) per i Balcani occidentali, che erano pronte all'impiego in sette giorni.
"Il dispiegamento di ulteriori forze Nato in Kosovo è una misura prudente per assicurare che la Kfor abbia le capacità necessarie per mantenere la sicurezza in conformità con il mandato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite", ha dichiarato l'ammiraglio Stuart B. Munsch, comandante dell'Allied Joint Force Command di Napoli.
"Ad un ulteriore battaglione multinazionale di forze di riserva è stato ordinato di ridurre lo stato di prontezza all'impiego da quattordici a sette giorni, per essere pronti a rinforzare la Kfor se necessario", si legge ancora nella nota diffusa.
Frattanto, migliorano le condizioni dei militari italiani feriti ieri durante i tumulti a Zvecan, nel nord del Kosovo.
Lo fa sapere il ministero della Difesa, secondo cui ieri sera il generale Francesco Paolo Figliuolo, a capo del Comando operativo di vertice interforze, si è recato in Kosovo dove ha portato il saluto e gli auguri di pronta guarigione del ministro della Difesa, Guido Crosetto, ai militari feriti.
Il ministro Crosetto è rimasto fino alla notte inoltrata di ieri in contatto con i ministri della Difesa dei paesi contributori alla missione Kfor, tra cui il segretario di Stato alla Difesa del Regno Unito Ben Wallace: l'obiettivo è di esercitare la massima pressione sulle autorità di Serbia e Kosovo, per mitigare le tensioni e riportare le parti a un costruttivo e pacifico dialogo.
Le unità dell'esercito italiano intervenute ieri assieme alle altre forze della Kfor (Kosovo Force) e della polizia kosovara per ristabilire l'ordine e proteggere le infrastrutture pubbliche, sono rientrate nella base italiana di Villaggio Italia stamane dopo aver lasciato il posto a un'altra unità della Kfor.
Tutti i 14 militari italiani feriti - appartenenti al nono reggimento Alpini, con sede all'Aquila - sono stati trasportati in diverse strutture sanitarie della Kfor nella regione.
In particolare, uno dei militari è stato portato all'ospedale militare Nato specialistico di Skopje, un altro a quello militare Nato di Pristina per le cure e gli accertamenti del caso. Tutti gli altri feriti sono stati assistiti al posto di medicazione della base italiana di Villaggio Italia a Peja-Pec, tre dei coinvolti sono stati già dichiarati guariti e hanno ripreso regolarmente servizio.
La Kfor (Kosovo Force) è intervenuta come forza d'interposizione tra la popolazione serbo kosovara e la Kosovo Police, giunta sul posto per consentire l'insediamento dei sindaci. Nel pomeriggio le proteste a Zvecan sono diventate violente e intorno alle 16.50 il lancio di molotov, con all'interno chiodi, petardi e pietre, ha provocato feriti tra le forze militari della Kfor. Il bilancio riporta 34 feriti tra i soldati ungheresi, moldavi e italiani.