Meloni si smarca da La Russa: "Solidarizzo con la ragazza che denuncia"
"Comprendo - ha dichiarato la premier - la sofferenza del padre, ma io non sarei intervenuta". E sul caso Santanchè ha detto questo: È una questione molto complessa, va vista nel merito quando il merito sarà completamente conosciuto, ma credo che questo competa alle aule dei tribunali e non alle trasmissioni tv"
IL FATTO Il figlio di La Russa denunciato per violenza sessuale
VILNIUS. "Tendo a sodalizzare per natura con una ragazza che denuncia e non mi pongo il problema dei tempi". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni a margine del vertice Nato di Vilnius. "Per quello che riguarda il caso di Leonardo La Russa - ha poi aggiunto -, comprendo da madre la sofferenza del presidente del Senato anche se non sarei intervenuta nel merito della vicenda". Parlando più in generale, la premier ha ricordato che "come governo abbiamo approvato qualche settimana fa un ddl sulla violenza sulle donne: questo è da sempre il lavoro che parla per noi. Spero di aver chiarito il mio punto di vista su questa materia".
Ha poi parlato della questione Santanchè"
"E' extrapolitica, non riguarda la sua attività di ministro che sta facendo molto bene. È una questione molto complessa, va vista nel merito quando il merito sarà completamente conosciuto, ma credo che questo competa alle aule dei tribunali e non alle trasmissioni tv. L'anomalia è che al ministro non viene notificata l'indagine, ma viene notificata a un quotidiano il giorno stesso in cui lei va in Aula per l'informativa. Io segnalo un problema di procedura".
"Mi sono limita a prendere atto di quelle che mi sono sembrate delle anomalie, ma sono tre casi diversi e vanno valutati ciascuno a sé. La questione di Delmastro mi ha obiettivamente molto colpita, è una questione politica, riguarda un esponente del governo in esercizio del suo mandato".
"Per come la vedo io, il processo di parti e la terzietà del giudice significa che il giudice non dovrebbe sostituirsi al pm. Lo dico perché credo che queste siano il senso delle dichiarazioni del ministero della giustizia".