Attacco senza precedenti contro Israele: 5 mila missili sparati da Gaza. Almeno 20 morti. «Siamo in stato di guerra»
Hamas lancia l’operazione “Alluvione Al Aqsa». Scontri e vittime nel sud del Paese, secondo i media, miliziani infiltrati avrebbero preso in ostaggio dei civili. Richiamati i riservisti, gli ospedali chiedono di donare il sangue
ROMA. Israele sotto attacco. Hamas ha affermato di aver lanciato oggi (7 ottobre) 5.000 razzi nella fase di apertura della operazione che ha chiamato 'Alluvione al-Aqsa'. "Abbiamo deciso di mettere fine ai crimini di Israele", si legge in un comunicato in cui denuncia "profanazioni" avvenute nei Luoghi santi di Gerusalemme.
Il bilancio provvisorio degli attacchi è di 20 morti, secondo il Magen David Adom, equivalente locale della Croce Rossa. I feriti sono oltre 300. Alcuni ospedali hanno chiesto alla popolazione donazioni di sangue.
"Siamo in stato di guerra. Abbiamo 21 episodi in corso nel sud del Paese": lo ha affermato il capo della polizia israeliana, Yaakov Shabtai. Unità scelte della polizia, ha aggiunto, sono state mobilitate ed inviate nella zona degli scontri. Sono stati richiamati i riservisti.
La polizia ha inoltre eretto posti di blocco sulle arterie fra il sud ed il centro di Israele. Misure di sicurezza sono state approntate anche lungo la linea di demarcazione con la Cisgiordania e nelle città di Israele a popolazione mista di ebrei ed arabi.
“Hamas ha commesso un grave errore questa mattina e ha lanciato una guerra contro lo Stato di Israele". Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant aggiungendo che l'esercito "sta combattendo contro il nemico in ogni luogo. Invito tutti i cittadini israeliani a seguire le istruzioni di sicurezza. Lo Stato di Israele - ha concluso - vincerà questa guerra".
Secondo notizie dei media - ma non confermate ufficialmente - miliziani di Hamas infiltrati nel sud di Israele avrebbero preso in ostaggio dei civili israeliani. In particolare - secondo Haaretz - nella cittadina di Ofakim a ridosso della Striscia di Gaza.
Secondo il quotidiano, a Sderot i miliziani di Hamas sarebbero entrati nella locale stazione di polizia. Sono segnalati anche diversi scontri a fuoco. Eguali notizie riferite anche dalla tv riferiscono di soldati israeliani presi in ostaggio da Hamas.
Mohammed Deif, capo dell'ala militare di Hammas, ha precisato che l'operazione 'Alluvione al-Aqsa' rappresenta una reazione "alla profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme" e al costante rifiuto da parte di Israele di "liberare i nostri prigionieri". Ha affermato che i miliziani hanno avuto ordine di "non uccidere donne e bambini". Ha anche fatto appello a tutti i palestinesi di unirsi alla lotta armata. "Il nemico - ha detto - è più debole di quanto non si pensi". Questo testo è stato diffuso sul web da Hamas che, come in passato, ha mostrato solo un profilo oscurato del volto di Deif.
Alcuni analisti segnalano che l'attacco da Gaza avviene quasi nella stessa data di ottobre del 1973 quando Egitto e Israele attaccarono Israele nel giorno di Kippur. 'Un certo numero di terroristi sono penetrati in territorio israeliano da Gaza. Gli abitanti della zona devono restare nelle loro abitazioni'': lo ha reso noto il portavoce militare israeliano.
(Articolo in aggiornamento...)