Il caso/L’inchiesta

Scommesse, Zaniolo: «Giocato solo a blackjack». Corona fa il nome anche del terzino della Roma Zalewski

Il calcio italiano in fibrillazione tra l’inchiesta della procura di Torino e le nuove rivelazioni. Giro di puntate illecite per un miliardo di euro. Il ct della Nazionale Spalletti: «Se fatte cose irregolari, giusto pagare»

ROMA. Il calcio italiano in fibrillazione fra le mosse della procura di Torino e le rivelazioni di Fabrizio Corona. I giocatori indagati ufficialmente finora per le scommesse clandestine su internet sono tre: Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali. Ieri però Corona ne ha chiamato in causa un quarto: Nicola Zalewski, terzino polacco della Roma. Un nome che, a quanto pare, sarebbe sconosciuto agli inquirenti. Ma che secondo l’ex agente fotografico dei vip potrebbe essere il primo di una lista di almeno "cinquanta". 

Nicolò Zaniolo intanto è rientrato in Inghilterra dopo aver lasciato Coverciano in seguito alla notifica degli atti di indagine sulle scommesse.  Il giocatore avrebbe ammesso di aver utilizzato una piattaforma, che non sapeva essere illegale, non per scommesse sul calcio, ma per giocare a carte (sembrerebbe blackjack). Il legale nominato è l'avvocato Antonio Conte, che lo ha seguito già nella causa d'affidamento del figlio. Adesso si attendono gli atti. Si valuterà poi la strategia e se essere affiancato da un penalista.

Scommesse non lecite per un ammontare complessivo nell'ordine del milione di euro. Questo è il fronte degli accertamenti aperti dalla procura di Torino sul mondo del calcio. Per i tre giocatori iscritti nel registro degli indagati il fascicolo è aperto per 'esercizio abusivo di gioco o di scommesse', previsto dalla legge 401 del 1989, e in particolare il comma 3 dell'art 4, che punisce chi partecipa ad attività abusive organizzate e gestite da altri soggetti con l'arresto fino a tre mesi o un'ammenda.

"E' giusto cercare di aiutarli a difendersi, poi c'è la giustizia farà il suo corso: ma se sono state fatte delle cose irregolari è giusto pagare". Così il ct della Nazionale Luciano Spalletti sul caso scommesse che ha coinvolto i due azzurri Tonali e Zaniolo.

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