Parigi/L’aggressione

L’attentatore della Tour Eiffel, video di rivendicazione: «Basta musulmani innocenti uccisi»

Ha 26 anni. Figlio di genitori iraniani non musulmani, si era convertito all’Islam da giovanissimo in Francia. Viveva nella banlieu della capitale. Ha ucciso a coltellate un tedesco di 24 anni e ferito altre due persone

PARIGI. Armand Rajabpour-Miyandoab, il francese di 26 anni che ieri sera (2 novembre) a Parigi ha ucciso un turista tedesco di 24 anni vicino alla Tour Eiffel e ferito altre due persone, è figlio di due genitori iraniani, secondo quanto reso noto dagli inquirenti. In stato di fermo, l'aggressore - che è schedato S (ad alto rischio radicalizzazione) - ha detto ai poliziotti di "non poter sopportare più che i musulmani muoiano, in Afghanistan come in Palestina" e avrebbe dichiarato la sua rabbia "per quello che succede a Gaza", affermando che la Francia "è complice di quello che fa Israele".

Secondo la ricostruzione del ministro Gérald Darmanin, l'uomo ha ucciso "a coltellate" il giovane tedesco e poi "se l'è presa con la compagna" che si è salvata soltanto "grazie a un tassista che aveva visto la scena". Armand Rajabpour-Miyandoab, che viveva con i genitori in una banlieue residenziale di Parigi, ha pubblicato sui social un video di rivendicazione del suo attacco immediatamente prima di passare all'azione. Vi compare con una felpa e un cappuccio nero e una mascherina chirurgica davanti al viso. Dichiara la sua fedeltà alla jihad e parla "dell'attualità, del governo, dell'uccisione di musulmani innocenti", dice una fonte degli inquirenti.

I genitori iraniani avevano lasciato l'Iran per sfuggire al regime dei mullah e non sono musulmani. Da giovanissimo, Armand si era invece convertito all'Islam in Francia, dopo essere stato a contatto con un personaggio molto noto all'ambiente del jihadismo, Maximilien Thibaut, partito a combattere in Iraq e in Siria. 

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