Italia / Il giallo

Trovata morta con lesioni alla testa Fiorenza Rancilio, nel 1978 fu rapito suo fratello

La donna, 73 anni, era nella sua abitazione in centro a Milano: i carabinieri non escludono l'ipotesi di omicidio. Suo fratello, Augusto Rancilio, fu  sequestrato dall'Anonima, a 26 anni, e mai più trovato

MILANO. Una donna di 73 anni è stata trovata morta con un evidente lesione alla testa in un'abitazione di via Crocefisso, nel pieno centro di Milano. La vittima è Fiorenza Rancilio, sorella di Augusto Rancilio, architetto sequestrato dall'Anonima sequestri nel 1978 quando aveva 26 anni e mai più trovato.

La donna si occupava della gestione degli immobili ereditati da suo padre: era infatti figlia di Gervaso Rancilio, e non aveva invece alcuna parentela con Roberto che fondò l'azienda Rancilio Group che produce macchine da caffè.

Gervaso Rancilio si era trasferito a cercare fortuna in Francia e poi era tornato nel Milanese dove aveva costruito interi quartieri in alcuni paesi nell'hinterland di Milano. Proprio davanti a un suo cantiere a Cesano Boscone, Gervaso Rancilio e suo figlio Alfredo vennero circondati da un commando di 8 persone la mattina del 2 ottobre 1978. Alfredo venne caricato su un furgone e di lui non si seppe più nulla fino a quando il boss Saverio Morabito raccontò che venne ucciso perché aveva cercato di ribellarsi ai suoi carcerieri.

Fiorenza Rancilio era la presidente della fondazione Augusto Rancilio.

Al momento gli inquirenti seguono ogni pista e l'ipotesi dell'omicidio è fra quelle prese in considerazione. In casa, quando è stato rinvenuto il cadavere, c'era il figlio della vittima, che è stato ascoltato dai carabinieri.

A chiamare le forze del'ordine sarbebe stato il portinaio.

[foto: archivio Ansa]

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