Disabilità: Locatelli, 'ultimo decreto, poi approvazione in Cdm'
"Riorganizzazione del sistema di accertamento invalidità civile"
(ANSA) - PALERMO, 08 APR - "Nei prossimi giorni arriverà l'ultimo decreto relativo alla legge delega sulla disabilità, con l'approvazione in via definitiva in consiglio dei ministri. Partirà la riorganizzazione del sistema di accertamento dell'invalidità civile. Non ci saranno più le visite rivedibili, togliamo finalmente l'inutile e faticoso percorso che tutte le famiglie devono fare ogni anno, ogni due o tre, anche quando hanno già una disabilità accertata". Lo ha detto la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli, a Palermo, ai giornalisti a margine della visita al 'Vivaio Ibervillea', un'area gestita dalla cooperativa 'La Solidarietà', utilizzata per il percorso di reinserimento dei disabili nel mondo del lavoro. "Questa è una forma di alleggerimento, ma anche di semplificazione e sburocratizzazione sulle certificazioni e sulle procedure - ha sottolineato -. Inoltre, è prevista una sperimentazione dall'1 gennaio 2025 in 6 province italiane, ma la cosa più importante è che in quel decreto ci sarà tutta la parte dell'introduzione del 'progetto di vita'. E' un accompagnamento vero alla vita delle persone - ha aggiunto - che finalmente supererà le estreme frammentazioni tra servizi sanitari, sociosanitari e sociali. Ma soprattutto ci sono 20 milioni di euro, a partire da quest'anno, sulla formazione, ne serve tanta". Proprio per evitare le lungaggini burocratiche, la ministra Locatelli ha sottolineato che "nelle commissioni che dovranno valutare i progetti ci sono tutti gli attori del territorio e sarà lì che devono essere attivati i servizi e non saranno più le persone che devono andare a bussare a tutte le porte. Questo dà concretezza al decreto legato al Pnrr, indietro non si torna. Ma per andare avanti - ha proseguito - serve una capillare formazione che partirà attraverso l'Anci per arrivare ai comuni, attraverso le regioni per i servizi territoriali, attraverso le università per formare già profili professionali come educatori e assistenti sociali che operano sul territorio e insieme al Terzo settore che arriva in modo capillare sia al proprio interno sia alle famiglie". (ANSA).