Governo / Lo scandalo

Chat con frasi antisemite e lodi ai terroristi neofascisti: si dimetti Signorelli, portavoce del ministro Lollobrigida

Il capo dell'ufficio stampa dell'esponente di Fratelli d'Italia lascia l'incarico dopo la pubblicazione dei messaggi di cinque anni fa scambiati con Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, capo ultrà della Lazio ed estremista di destra: "Non ricordo la conversazione, comunque distante dal mio pensiero e dal mio sentire". Pioggia di critiche dalla politica e dalla società civile, l'Anpi: emerge sempre più il sentimento fascista in certi ambienti politici

ROMA. Frasi antisemite e lodi ai terroristi neofascisti: è il contenuto di una chat del 2018-2019 tra Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, e Paolo Signorelli, attualmente portavoce del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida (Fratelli d'Italia).

La notizia è riportata da Repubblica e le chat sono tratte dalla copia forense del telefonino di Piscitelli fatta nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio del capo ultrà, estremista di destra e trafficante di droga assassinato a Roma nell'agosto del 2019.

Il portavoce di Lollobrigida questa mattina si è autosospeso dall'incarico. "Tengo a precisare di non ricordare la conversazione in oggetto - si legge in una nota di Paolo Signorelli (a sinistra nella foto, accanto al ministro) -, che sarebbe avvenuta molti anni anni fa, e che oggi mi ha colto del tutto di sorpresa. Ritengo altresì doveroso sottolineare quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire, siano i gravi contenuti di quella conversazione. In attesa di chiarire la vicenda, ho comunicato la mia autosospensione, con effetto immediato, dall'incarico di capo ufficio stampa del ministro Lollobrigida". 

E l'esponente del governo Meloni, titolare dell'agricoltura, afferma: "Paolo Signorelli mi ha comunicato la sua volontà di rimettere l'incarico di capo ufficio stampa con effetto immediato in attesa di chiarire le affermazioni riportate dal quotidiano La Repubblica e delle quali ovviamente non ero a conoscenza. Per come ho conosciuto Paolo Signorelli in questi due anni, sono certo sia distante anni luce da quanto riportato nella conversazione e confido possa smentirla al più presto", ha dichiarato Lollobrigida.

La conversazione, si legge nell'articolo, copre un arco di tempo tra metà dicembre 2018 e pochi giorni prima della morte di Piscitelli.

I due si erano conosciuti nell'ambiente della tifoseria laziale, riporta Repubblica. "Mica è colpa nostra se i romanisti sono ebrei", annota Diabolik in un vocale. "Tutti ebrei", replica Signorelli. E ancora: "Mort... loro e degli ebrei". Il giornalista Gad Lerner è al centro di un'altra conversazione: "Quell'ebreo di Gad Lerner...", scrive Piscitelli. E Signorelli: "Cos'ha detto quel porco?".

Innumerevoli le reazioni critiche e le richieste di dimissioni, commenti sia dal mondo politico sia dalla società civile

"Ogni giorno ha la sua pena. È di ieri la vergogna del francobollo allo squadrista Italo Foschi. Oggi scopriamo che Paolo Signorelli, portavoce del ministro Lollobrigida, era in confidenza col delinquente comune Fabrizio 'Diabolik' Piscitelli, estremista di destra capo ultrà della Lazio; e scopriamo che nelle loro deliranti chat insultavano gli ebrei e osannavano i terroristi neri. Altro che autosospensione! Questo Signorelli andrebbe immediatamente cacciato, ma c'è in parte di questo governo e di alcune amministrazioni regionali e comunali qualcosa di più profondo, di marcio, che viene a galla periodicamente in forme diverse. C'è il ventre putrescente di un sentimento fascisteggiante e ovviamente antisemita, in qualche caso, come nella vicenda Signorelli, in stretto rapporto con la peggiore criminalità. La presidente del consiglio che ne pensa?", afferma il vicepresidente nazionale dell'Anpi, Carlo Ghezzi.

"Ministro Lollobrigida cosa c'è da chiarire in quelle frasi antisemite e di lodi ai terroristi neri? Cacci subito Paolo Signorelli dal ministero, lo chiedo a nome del gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra. Siamo indignati, non è tollerabile una presenza neofascista nelle istituzioni", dice la presidente di Avs alla Camera, Luana Zanella.

"Premesso che Signorelli non può restare al suo posto un secondo in più e che attendiamo un segnale chiaro in questo senso dal ministro Lollobrigida che lo ha indicato come suo portavoce, chiediamo alla presidente Colosimo di attivare la commissione antimafia immediatamente, al fine di avviare una istruttoria in ordine alla morte di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik. L'omicidio, ancora oggetto di indagine, sta assumendo infatti i contorni di una vicenda oscura ma che presenta profili che attengono alla criminalità organizzata di stampo mafioso e al terrorismo", affermano in una nota i parlamentari democratici componenti della commissione antimafia, Walter Verini, Debora Serracchiani, Vincenza Rando, Anthony Barbagallo, Franco Mirabelli, Andrea Orlando, Giuseppe Provenzano, Valeria Valente. (ANSA).

Status

"L'autosospensione di Signorelli è un atto dovuto ma assolutamente insufficiente. Ancora una volta emergono rapporti, collusioni e solidarietà tra esponenti di Fdi e ambienti criminali dell'estrema destra italiana, ancora legati da un antisemitismo nauseante", dice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva. "Sarebbe bene che Lollobrigida chiarisse se e quanto fosse a conoscenza di tutto ciò", aggiunge. "Certo è che aver ingaggiato come proprio portavoce un sodale di Fabrizio 'Diabolik' Piscitelli, l'estremista di destra capo ultrà della Lazio e trafficante di droga assassinato a Roma il 7 agosto 2019, già di per sé rappresenta una decisione completamente censurabile e da condannare. Giorgia Meloni prenda provvedimenti immediati", conclude Paita.

"Stiamo inviando una richiesta formale alla Presidente della Commissione parlamentare antimafia Colosimo affinché si indaghi seriamente sulle connessioni tra il mondo politico della destra italiana, le curve e le mafie che controllano il traffico di droga", annuncia Elisabetta Piccolotti, che rappresenta Avs in commissione Antimafia, in merito al caso delle chat. "Non ci sono solo le vomitevoli frasi fasciste a antisemite nelle chat di Signorelli - prosegue - Ci sono legami stretti con il mondo della criminalità, dello spaccio, del traffico nazionale e intenazionale di stupefacenti".

"Questo signore - aggiunge Piccolotti - è il portavoce di un Ministro della Repubblica, ha accesso a informazione e dossier delicatissimi. Signorelli è un l'uomo che tiene i contatti con la malavita romana dentro le istituzioni? La domanda è legittima e bisogna arrivare ad una risposta chiara. Non bastano nel frattempo le sue dimissioni, dovrebbe rimettere il mandato anche il suo capo Lollobrigida e qualche domanda dovrebbe farsela anche Piantedosi", conclude Piccolotti.

"Dalle chat del portavoce del ministro Lollobrigida, oltre a un orribile antisemitismo, emerge una consuetudine con ambienti della criminalità organizzata romana assolutamente inquietante. A proposito di sicurezza, sempre invocata dalla destra, è normale che criminali che gestiscono il narcotraffico abbiano relazioni con un uomo oggi scelto per fare il portavoce di un ministro? Ministro che è peraltro uomo di fiducia (e cognato) della Presidente del Consiglio", scrive su X Matteo Orfini, deputato del partito democratico.

"Mi chiedevo nei giorni scorsi, parlando del 50° anniversario della strage di Piazza della Loggia, perché una parte della destra oggi al governo non avesse mai fatto fino in fondo i conti con la storia neofascista di questo Paese, responsabile della stagione stragista iniziata nel 1969 a Piazza Fontana. La risposta è arrivata oggi, alla lettura dei giornali. Perché nel sottobosco di governo, in ruoli fiduciari di ministri legatissimi alla presidente del consiglio Meloni, stanno figure come il nipote di Paolo Signorelli - fondatore e ideologo di Ordine Nuovo, condannato per associazione sovversiva e banda armata - che insultano gli ebrei, inneggiano ai terroristi, esaltano riti celtici e pagani.

Tutto l'armamentario ideologico neofascista che fece da sfondo all'eversione nera. Non bastano le dimissioni del portavoce del Ministro, francamente mi aspetto una nettissima presa di distanza e parole finalmente chiare e nette anche dalla Presidente del Consiglio. Perché questa ambiguità sulla storia del nostro paese non è più tollerabile", dichiara Alfredo Bazoli, vicepresidente del gruppo Pd al Senato.

Ma critiche, sia pure non ugualmente argomentate, arrivano anche dal ministro Matteo Salvini: "Non ho letto le chat" ma "se è uno è antisemita è un cretino", dice il leader della Lega Matteo Salvini. "Io faccio il ministro dei Trasporti, le chat con gli ultras della Lazio non sono la mia prima preoccupazione" ha aggiunto Salvini. (ANSA)

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