Cagliari in piazza per M. Zedda, Todde 'la Sardegna festeggia'

In centinaia acclamano la vittoria dell'ex primo cittadino

CAGLIARI

(ANSA) - CAGLIARI, 10 GIU - È bastato un tam tam sulle chat di whatsapp e nel giro di poco più di un'ora la grande piazza del popolo del centrosinistra cagliaritano si è auto convocata e si è impossessata di piazza Garibaldi, cuore del capoluogo per i festeggiamenti. Il trionfo è per Massimo Zedda, che dopo cinque anni di stop e per la terza volta, ha conquistato lo scranno più alto del Comune di Cagliari. Qui il nuovo sindaco arriva e si fa largo tra la folla e tra le bandiere delle dieci sigle che lo hanno sostenuto. "La Sardegna deve festeggiare: abbiamo conquistato la capitale della Sardegna", esordisce sorridente la governatrice Alessandra Todde parlando con i giornalisti e poi alla piazza che attende di sentire il primo discorso di Zedda. È una vittoria anche per la presidente della Regione che poco più di tre mesi fa ha strappato la Sardegna al centrodestra alla guida di una coalizione-laboratorio di campo largo, riproposta anche a Cagliari. "Ho sempre detto che la strada giusta era quella della coalizione, l'ho difesa, anche in momenti in cui non era possibile trovare accordi, e i risultati di oggi dimostrano che il cammino che abbiamo intrapreso è quello giusto", ribadisce Todde. "La Sardegna oggi ha molto da festeggiare soprattutto perché il centrosinistra è cresciuto - analizza la governatrice con i giornalisti -, ha preso la capitale della Sardegna, anche la città di Alghero, e adesso stiamo incrociando le dita per Sassari. C'è finalmente un'aria diversa e credo che da questo momento in poi anche l'Italia guarderà alla Sardegna". Dopo i ringraziamenti di rito agli elettori e ai candidati, Massimo Zedda si sofferma sul senso di responsabilità per il futuro: "Grazie anche alla presidente Todde - sottolinea il neo primo cittadino -: da subito inizieremo un lavoro insieme per avere un'amministrazione regionale in piena sintonia con quella del Comune di Cagliari e degli altri centri sardi, che potranno intraprendere un percorso di sviluppo per dare ai tanti ragazzi e ragazze sarde un cammino di libera scelta, quella di rimanere o andare via da quest'Isola". (ANSA).

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