Autonomia:Todde guida fronte del no,'alleati anche nel c.destra'

La governatrice pronta a impugnare il ddl davanti alla Consulta

CAGLIARI

(ANSA) - CAGLIARI, 21 GIU - La Sardegna "proporrà di creare un coordinamento con le altre Regioni del Sud" per organizzare le azioni di contrasto al ddl Calderoli sull'autonomia differenziata approvato dopo una seduta fiume notturna in Parlamento e ora nelle mani del Capo dello Stato per la firma. E lo farà "coinvolgendo anche le Regioni amministrate da Forza Italia". Lo annuncia la governatrice della Sardegna Alessandra Todde, che punta alla guida del fronte di protesta contro il disegno di legge. "Troveremo alleati anche nel centrodestra - sottolinea Todde aprendo un ponte -. Ci sono governatori coraggiosi che giustamente stanno evidenziando tutte le criticità di questa scelta. Sull'autonomia differenziata il centrodestra è già spaccato". La presidente sarda è pronta a impugnare la legge davanti alla Corte Costituzionale: "Stiamo valutando di muoverci in tutte le sedi possibili per fermare questa riforma sbagliata", ribadisce dopo che due giorni fa aveva scagliato macigni contro la norma voluta dalla Lega, dando il via di fatto alle proteste di alcune regioni del Sud e del Nord. Aprire la falla di incostituzionalità per la Sardegna è più facile, è la tesi: è l'unica Regione a Statuto speciale, tra quelle guidate dal centrosinistra che si stanno opponendo con forza all'autonomia differenziata, e ha più prerogative delle altre. Campania in primis, il cui governatore Vincenzo De Luca aveva già chiamato alle armi, e poi Toscana, Emilia-Romagna e Puglia. Per Todde non solo la norma "viola l'articolo tre della Costituzione, secondo cui tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge", ma è in contrasto con diverse specialità autonomistiche della Regione e "la Sardegna si batterà con tutti gli strumenti possibili per difendere la Costituzione, i diritti, l'uguaglianza e la dignità dei sardi". "Dalla Sardegna, passando per tante altre Regioni, faremo sentire che c'è chi dice no alla secessione dei ricchi", ribadisce. Perché per la governatrice "l'autonomia differenziata impoverisce la Sardegna, le sottrae risorse essenziali per i servizi di base e peggioreranno ancora di più la sanità, l'istruzione, i trasporti, rendendo più difficile la vita dei cittadini". Parallelamente alla via che si appella alla Carta fondamentale, Todde rilancia su quella del referendum abrogativo: "Il M5s raccoglierà le firme, perché non possiamo condannare il futuro di milioni di cittadine e cittadini che vivono in aree più svantaggiate", conclude. (ANSA).

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