Governo / Il caso

Il ministro Sangiuliano si è dimesso, già nominato Giuli al suo posto

La svolta dopo la bufera, il caso della "mancata" consulente del ministro Sangiuliano, Maria Rosaria Boccia, che negli ultmi giorni è esploso nella scena politica

IL CASO La consulente "mancata" smentisce Sangiuliano pubblicando foto di documenti
3 SETTEMBRE Caso Boccia, il ministro Sangiuliano va da Meloni: dimissioni respinte

ROMA. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è dimesso. Le dimissioni irrevocabili le ha comunicate in una lettera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. 

Come si sussurrava da giorni, il nuovo ministro è Alessandro Giuli, giornalista e nominato un anno fa a direttore del museo Maxxi di Roma.

All'origine della bufera, il caso della "mancata" consulente del ministro Sangiuliano, Maria Rosaria Boccia, che negli ultmi giorni è esploso nella scena politica.

Dimissioni Sangiuliano, quando Giuli due giorni prima fu visto entrare al Mic

Il nuovo ministro della Cultura non aveva risposto sull'eventualita' di un suo incarico

"È in gioco la mia onorabilità e giudico importante poter agire per dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza, senza coinvolgere il governo", scrive il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in una lettera alla presidente del Consiglio GiorgIa Meloni in cui annuncia le sue dimissioni dall'incarico per la vicenda legata a Maria Rosaria Boccia.

"Ti ringrazio per avermi difeso con decisione, per aver già respinto la prima richiesta di dimissioni, e per l'affetto che ancora una volta mi hai testimoniato" le scrive ancora il ministro che annuncia anche l'intenzione di agire "in tutte le sedi legali contro chi mi ha procurato questo danno, a cominciare da un imminente esposto alla Procura della Repubblica, che intendo presentare".

"Ringrazio sinceramente Gennaro Sangiuliano, una persona capace e un uomo onesto, per lo straordinario lavoro svolto finora, che ha permesso al governo italiano di conseguire importanti risultati di rilancio e valorizzazione del grande patrimonio culturale italiano, anche fuori dai confini nazionali", scrive in una nota la premier Giorgia Meloni.

"Ho preso atto delle dimissioni irrevocabili di Sangiuliano - prosegue la premier - e ho proposto al presidente della Repubblica di nominare Alessandro Giuli, attualmente presidente della Fondazione Maxxi, nuovo ministro della Cultura.

Proseguirà l'azione di rilancio della cultura nazionale, consolidando quella discontinuità rispetto al passato che gli italiani ci hanno chiesto e che abbiamo avviato dal nostro insediamento ad oggi", conclude Meloni.

La vicenda di questi giorni "non è rimasta inosservata" e alla Corte dei Conti "si stanno facendo le valutazioni del caso", fanno sapere dalla magistratura contabile interpellata sul caso che ruota attorno al ruolo di Maria Rosaria Boccia e al suo rapporto con il ministro della Cultura.

L'avvocato dell'ormai ex ministro della Cultura, Silverio Sica, afferma intanto che "non ci sono prove che sia stato ricattato, lo escludiamo certamente" e "per il materiale che abbiamo esaminato siamo nel pieno di una vicenda privatissima. Questa vicenda politicamente risponde a una logica della doppia morale tutta italiana, morale propria è quella dell'avversario".

"Stiamo verificando una per una le dichiarazioni della dottoressa Boccia per renderci conto se c'è una violazione della riservatezza di quella che è stata la vicenda umana che ha accomunato per breve tempo queste due persone", ha aggiunto il legale spiegando che sui tempi dell'esposto "aspettiamo si calmi la vicenda politica e poi facciamo firmare la denuncia che andiamo a elaborare". 

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