Medioriente / Il conflitto

Gaza, la tregua ufficialmente in vigore: entrano nella Striscia i primi aiuti Onu

Israele ha annunciato che il cessate il fuoco con Hamas è entrato in vigore alle 10.15 di oggi, domenica

ROMA - Israele ha annunciato che il cessate il fuoco con Hamas è entrato in vigore alle 11:15 ora locale (le 10:15 in Italia). L'annuncio dell'inizio della tregua è giunto dall'ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, quasi tre ore più tardi rispetto all'orario previsto inizialmente (le 8:30 ora locale, le 7:30 in Italia).

L'ufficio di Netanyahu aveva confermato pochi minuti prima di aver ricevuto la "lista degli ostaggi" che il movimento islamista palestinese avrebbe rilasciato domenica secondo i termini dell'accordo di tregua. Netanyahu aveva richiesto questa lista per iniziare ad attuare l'accordo negoziato con l'aiuto di Qatar, Stati Uniti ed Egitto.

"Su Gaza è scesa la quiete, i bombardamenti si sono fermati", hanno riferito residenti della Striscia. Migliaia di sfollati stanno tornano alle loro case nella Striscia di Gaza dopo l'inizio della tregua: lo hanno constatato i giornalisti della Afp sul posto.

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I giornalisti della Afp hanno visto palestinesi che viaggiavano su camion, carretti trainati da asini e a piedi mentre si dirigevano verso le loro case attraverso le zone devastate di Gaza, in particolare nella parte settentrionale del territorio palestinese.

I primi camion con gli aiuti per la popolazione palestinese sono entrati a Gaza dopo l'avvio del cessate il fuoco, riferisce l'Onu.

Esprimo gratitudine a tutti i mediatori: è un bel lavoro questo di mediare perché si faccia la pace". Lo ha detto il Papa all'Angelus parlando della tregua tra Israele e Gaza. "Ringrazio tutte le parti coinvolte in questo importante risultato", ha aggiunto lanciando un appello: "Auspico che quanto è stato concordato venga rispettato subito dalle parti". "Auspico che le autorità politiche di entrambi", ha detto ancora il Papa riferendosi a Israele e Palestina, "con l'aiuto della comunità internazionale possano raggiungere la giusta soluzione per i due Stati. Tutti possano dire sì al dialogo, sì alla riconciliazione, sì alla pace".

 

"Tutti gli ostaggi possano tornare finalmente a casa per riabbracciare i loro cari. Prego tanto per loro, e per le loro famiglie". Lo ha detto il Papa all'Angelus parlando della tregua tra Israele e Hamas. "Spero pure che gli aiuti umanitari raggiungano ancora più velocemente in grande quantità la popolazione di Gaza che ne ha tanta urgenza". "Sia gli israeliani che i palestinesi hanno bisogno di chiari segni di speranza", ha concluso il Papa.

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