Mamma coraggio, eroina suo malgrado

di Patrizia Todesco

Quando metti al mondo un figlio tutto vorresti, tutto immagineresti, tranne che vederlo soffrire. Vorresti vederlo sempre contento, spensierato e soprattutto in salute. Purtroppo spesso non è così. Anche i bambini si ammalano, anche i bambini stanno male e star loro vicini nella sofferenza non è facile. I genitori che loro malgrado lo devono fare sono degli «eroi», compiono vere imprese.
Nel reparto di pediatria c’è una mamma che da quasi un anno non va a casa. Da quando suo figlio è stato ricoverato e vive attaccato ad una macchina privo di conoscenza gli è sempre rimasta vicina. Lo accudisce, lo accarezza, gli parla.
Il suo bambino, quando è entrato in ospedale, aveva appena otto mesi. Ancora non camminava, tentava di dire le prime parole, era all’inizio della vita. Poi basta, il buio. Ma non il buio completo. Lui è lì, dal marzo scorso, sdraiato su un lettino d’ospedale con un sondino che lo nutre e che lo tiene attaccato al mondo. E lei è lì, sempre vicina a lui. E’ una mamma coraggiosa. Una mamma che nonostante tutto lotta e chiede per suo figlio assistenza. Chiede che gli vengano garantite le cure, che non lo si abbandoni. E’ una mamma che soffre in silenzio in quella stanzetta che apre di rado. Esce solo per una boccata d’aria. Poi rientra, perché quel figlio è tutto ciò che ha. Lei, arrivata in Italia nella speranza di una vita migliore, da otto mesi vive nell’illusione che accada il miracolo anche se i medici di possibilità gliene hanno date davvero poche. Ma lei non molla. E’ una mamma coraggio perché, nonostante tutto, va avanti e non passa sera che lei, a quel figlio, non dia la sua buona notte.

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