Mugugni e carta bianca
Un po' di tempo fa si parlava dell’òra e del balinòt, intesi come venti che soffiavano sull’Alto Garda, un po’ da sud e un po’ da nord, per par condicio naturale.
Da un bel po’ di tempo soffia anche un altro vento, quello dell’ineluttabilità. Non ha direzioni precise, non si sa quale sia la sua origine, né sia sia Eolo o qualcun altro nume a ispirarlo, e poi “spirarlo” in giro.
Il fatto è che di fronte ad accadimenti che un tempo avrebbero sollevato fiere proteste e mobilitazioni di vario genere, ora ci si ripara alzando le mura, ahinoi poco efficienti, del mugugno.
Così appaiono voci nel deserto quelle sollevate in questi giorni da consiglieri comunali rivani. Vuoi di opposizione, vuoi di maggioranza, o presunta tale.
Il consigliere Carlo Modena ha sollevato forti e giustificati dubbi sulla variante al piano di fabbrica che porterà ad edificare un centinaio di appartamenti a S. Alessandro a nord della chiesa dei SS Pietro e Paolo (martiri anche da supplizi da colate di cemento), e un grande residence nell’area del Masetto (ex spaghetti Haus). Trattasi, si dice, per S. Alessandro, di atto riparatorio nei confronti della Cartiera che chiede al Comune risarcimenti adeguati, con il conforto della sentenza del Consiglio di Stato, per i danni subiti nel passato.
Trattasi, si dice per via Masetto, di atto riparatorio nei confronti dei proprietari del terreno che hanno visto crollare il suo valore a seguito della costruzione della centrale di teleriscaldamento, creatura del connubio Ags e Cartiera.
Sono comunque sempre cose che, in qualche modo, riguardano
Provate a sentite un po’ che cosa si dice in giro su queste questioni…. la gente, su tutto ciò, mugugna. Non capisce, non ne ha gli strumenti e non tutti devono essere per forza addetti ai lavori o economisti, e, dunque, mugugna. Mastica amaro e ritiene quanto sta succedendo inesorabilmente ineluttabile. Insomma, così è se vi pare e anche se non vi pare.