Evasione e falso in bilancio?No problem, tutti perdonati

di Renzo Moser

Non bastava perdonare generosamente chi ha parcheggiato illegalmente capitali all'estero, nascondendo agli occhi del fisco, nei compiacenti forzieri delle banche di questo o quel paradiso fiscale, milioni di euro.
Non bastava lo scudo per coloro che, truffando il fisco, truffano tutti noi cittadini, o almeno quelli che le tasse, magari malvolentieri, le pagano fino all'ultimo centesimo.
La maggioranza di governo, adesso, in preda di una sorta di sindrome di «perdonismo» (ma un perdonismo che va in una direzione ben precisa, e che premia una altrettanto precisa categoria di soggetti: non gli straccioni, per intendersi, e nemmeno gli operai, o gli impiegati o il ceto medio), ha deciso di allargare le maglie del cosiddetto «scudo» anche al falso in bilancio.
Nella nuova versione, approvata dalle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato, garantirà protezione a tutta una serie di reati tributari. Tra cui, appunto, il falso in bilancio. Se non è una resa incondizionata ai furbetti, un'amnistia in piena regola, un «riciclaggio di Stato», poco ci manca.

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