Parlare di Silvionon si può
Parlare di Silvio Berlusconi non si può. Esercizio vietato non solo all'opposizione politica, ma anche ai giornalisti. E pure agli storici. Già, perché l'idea della Fondazione Kessler di organizzare un seminario sugli “anni di Berlusconi” non è andata giù al Pdl trentino: dal consigliere provinciale Walter Viola al senatore Giacomo Santini, tutti a protestare contro la scelta di un “pericoloso” dibattito sull'Italia governata dal centrodestra. Una protesta che però ha dell'incredibile: non ha senso criticare un convegno prima ancora di aver sentito una sola parola o un solo intervento.
Non regge la giustificazione secondo la quale la Fondazione Kessler non si deve occupare di politica o di aspetti troppo “concreti”. Semmai avrebbe un senso la critica opposta, cioè di occuparsi di temi troppo lontani dalla vita di tutti i i giorni. La protesta del centrodestra è ridicola ma anche preoccupante, segno che un dibattito “tra pari” non è più ammesso. Cari Santini e Viola, si può ancora scrivere di Berlusconi e del suo governo? E domanda a chi sta nel Pdl: si può ancora dissentire senza passare per eretico o traditore?