Io vado controcorrenteQuei soldi non sono uno scandalo

di Renzo Moser

Gli è toccato di nuovo. Ormai deve viverla, visti i tempi non propriamente favorevoli, come una maledizione. Anche quest’anno Marco Merler è in vetta alla classifica dei manager pubblici più pagati. Nella lista diffusa dal Comune di Trento, gli viene accreditato un emolumento di 175 mila euro l’anno. Lordi, naturalmente.
E già questa è una notizia. È vero che siamo in tempi di crisi, è vero che si parla di tagli, è vero che gli stipendi medi dei lavoratori dipendenti sono quello che sono: tutto vero, ma... Ma 175 mila euro lordi l’anno come stipendio da top ten, in altre province e regioni italiane, farebbero sorridere, più che scandalizzare.
In ogni caso, quello che conta è se uno i soldi, pochi o tanti che siano, se li guadagna. E allora, se mettiamo da parte la facile demagogia e l’altrettanto facile caccia alle streghe, dobbiamo considerare che 175 mila euro lordi per l’amministratore delegato di una delle società (Dolomiti Energia) più importanti del panorama economico trentino non sono una bestemmia. Anzi, probabilmente siamo anche fuori mercato (verso il basso, non verso l’alto) per una società di quelle dimensioni, con quelle partecipazioni e di quella rilevanza.
In conclusione, i 175 mila euro lordi che fanno di un manager pubblico il più pagato in Trentino, possono essere considerati, tutto sommato, un segnale: di buona amministrazione e di morigeratezza nel governare la cosa pubblica. Gli scandali, nell’isola trentina, non mancano, ma non è questo il caso.

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