Un giovane su 4 è disoccupatoCome il ministro dello Sviluppo...

di Renzo Moser

In Italia, il tasso di disoccupazione resta stabile, ed è pari all’8,4%. È un dato che, come spesso succede, si presta alle interpretazioni più diverse. Dalla «Waterloo sociale» (Cesare Damiano, capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera) a «Abbiamo fermato la tendenza negativa» (Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali).
Ma c’è un altro dato che ci dovrebbe preoccupare, e molto: quello della disoccupazione giovanile. Secondo gli ultimi dati Istat, in Italia un giovane su quattro (26,8%) non riesce a trovare un posto di lavoro o a reimpiegarsi.
Una percentuale tremenda. Ma che cosa si sta facendo per porvi rimedio? Il ministro per lo Sviluppo economico sta studiando qualche contro misura? No. E perché? Perché è anche lui un disoccupato. Nel senso che non abbiamo un ministro per lo Sviluppo economico. Quello che c’era, Claudio Scajola, si è dimesso, travolto dagli scandali della «cricca». È successo quattro mesi fa e il presidente del consiglio non ritenuto opportuno, ad oggi, indicarne il sostituto.
Coraggio, presidente, almeno un posto di lavoro lo possiamo offire, e magari, perché no, a un(a) giovane.

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