Oggi la fiducia, ma la crisi è qui
Con un breve intervento SilvioBerlusconi ha chiesto la fiducia al Senato. Lo ha fatto a modo suo,puntando sull'importanza della “continuità del governo” e suquanti effetti negativi avrebbe una “crisi al buio”. Ilpresidente del Consiglio ha detto che non capire i risultati del suoesecutivo, prima di tutto sul fronte della politica economica, vuoldire lavorare contro l'interesse nazionale: “Solo chi è inmalafede” non vede quanto è stato fatto. I risultati sono statitalmente importanti che oggi l'Italia non è più un problema perl'Europa ma una delle soluzioni per la crisi europea. Di più: aprireuna crisi sarebbe “follia”. Poi via con un lungo elenco di quanto èstato fatto e di quanto sarà realizzato nei prossimi mesi. C'èstato spazio anche per un'apertura al polo dei moderati, conl'ennesimo richiamo alle forze dell'attuale maggioranza ma ancheall'Udc. Peccato che la fiducia al governo nondipenda dai programmi né da temi politici: Berlusconi contro Finiormai è una contesa prima di tutto personale, così come proseguiràanche in queste ore le tristi trattative per portare in maggioranzail maggior numero di parlamentari “dispersi”. Oggi Berlusconipotrebbe ottenere la fiducia (alle 11.30 l'esito del voto alla Camera, alle 13 al Senato), ma il passaggio di Fli all'opposizioneavvicina il governo alla crisi. E nessuno può governare con unamaggioranza di pochi voti.