Lo Scoiattolo non fa sconti nemmeno ai premi Nobel

di Renzo Moser

Pillole da Festival dell’Economia, visto che ormai ci siamo. L’edizione di quest’anno è partita con un’anteprima molto attesa, la «lectio magistralis» del professor Amartya Sen, premio Nobel indiano, studioso di libertà, uguaglianza e povertà.
Temi di cui si è occupato anche un altro premio Nobel, questa volta per la pace: Muhammad Yunus. Bengalese, inventore del microcredito, come è noto, è caduto in disgrazia: da tempo inseguito da voci e sospetti («Succhia il sangue ai poveri!», è stato rimosso dai vertici della Grameen Bank, la banca da lui stesso fondata in Bangladesh. Una sorpresa? Non del tutto, almeno per chi ha seguito con attenzione il Festival dell’Economia di Trento dello scorso anno.
Allora fu il giornalista del Corriere della Sera Federico Fubini a sollevare il caso del banchiere dei poveri, denunciandone la «personalità duale»: paladino dei poveri, senza dubbio, ma anche, metteva in guardia Fubini, artefice di un impero economico vastissimo gestito con criteri non propriamente limpidi.
Lo Scoiattolo non fa sconti, nemmeno ai Nobel.

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