Aspettando il coprifuoco
Doveva essere uno dei problemi da risolvere nel vertice dei consiglieri comunali di maggioranza tenuto ieri in Maranza. Ed invece, al termine, il sindaco Alessandro Andreatta ha dichiarato che la creazione di microaree per i nomadi non è più una priorità.
Così i nomadi continueranno ad occupare un prato di qua, un parcheggio di là, naturalmente lontani da Palazzo Thun, nel salotto buono della città, laddove si ritrovano i consiglieri comunali. È la politica dello struzzo: risolvere un problema facendo finta che non esista.
Così già oggi, di buon mattino, il segretario cittadino della Lega Nord, Vittorio Bridi, ha avuto gioco facile a inviare un comunicato esultante (nella foto una protesta del Carroccio contro i nomadi): "La decisione scaturita dal vertice di maggioranza comunale di ieri, tra una fetta di polenta e un buon bicchiere di vino - vi si legge -, deve avere riportato la giunta e i partiti che la sostengono sulla via della ragione, accorgendosi che proporre la realizzazione (fino a l’altro ieri ritenuta indifferibile e urgente dallo stesso sindaco Andreatta) di quattro-cinque microaree per i clan nomadi in altrettanti quartieri della città poteva rivelarsi un boomerang. Ora - si prosegue - attendiamo che il sindaco s’impegni per ripulire il territorio comunale dai tanti, troppi campi nomadi abusivi che costellano la città, allontanando tutti i nomadi eccedenti alla capienza del campo di Ravina, specie in considerazione dell’arrivo della brutta stagione che altrimenti costringerebbe troppi ad eccessivi patimenti".
In compenso la maggioranza, al termine di otto ore di confronto, ha ipotizzato di vietare l'ingresso nei parchi di sera per garantire maggior sicurezza ai cittadini. Il prossimo passo sarà il coprifuoco. E a quel punto alla Lega non rimarrà null'altro da chiedere.