All'Università Profumo di Roma
Ormai, per Alessandro Profumo, Trento è come casa. Lo avevamo visto al Festival dell'Economia, ospite "a sorpresa" nel dibattito sul caso Parmalat, coordinato dal prode Tito Boeri (il patron del Festival, che è capace di parlare, a braccio, di qualsiasi argomento: dai crac nazionali alle figurine Panini). E mercoledì 20 settembre Profumo - ex amministratore di Unicredit, oggi membro del consiglio di amministrazione di Eni - ha fatto la sua comparsa, questa volta ampiamente programmata, in via Verdi. È stato la star dell'incontro con gli studenti dell'Università di Trento, promosso dal professor Michele Andreaus. "Padrone di casa": Bruno Dallago, preside della facoltà di Sociologia. L'aula dedicata all'evento, nella sede storica, era affollatissima. Non c'erano solo studenti e docenti, ma anche normali cittadini. Un bel colpo per Sociologia che - si dice - in questo periodo registra un calo le proprie quotazioni.
Sociologia di nuovo al centro degli eventi. Merito della collaborazione con la vicina facoltà di Economia: un'unione felice, una fuga d'amore, verrebbe da dire. Forse un'anticipazione della costruzione di un legame più stabile con la sede di via Inama. Con Andreaus e Dallago, Alessandro Profumo ha parlato della crisi economica. C'è stata anche la, civile, contestazione del collettivo Trento Anomala che, prima dell'inizio dell'incontro, ha appeso uno striscione all'esterno, con la scritta "I banchieri ci spiegano la crisi? C'è profumo di truffa". Il gruppo ha invitato l'ospite a destinare i 40 milioni di euro - che ha avuto come liquidazione da Unicredit - alla lotta contro i tagli all'Università. Gli è stato consegnato anche un volantino. A margine dell'incontro la stampa ha chiesto un commento sulla protesta. Nessun commento.
Nei giorni scorsi si è parlato della possibile discesa in campo (politico) del banchiere genovese. "Se c'è qualcuno che ha senso di responsabilità - ha dichiarato - questo è il momento di farsi avanti. Io ci sono. Avverto tanta rabbia in giro, perché temiamo di lasciare un Paese peggiore di quello che abbiamo trovato". Profumo di Roma. Profumo romano per Alessandro Profumo. E ieri, per un giorno, Profumo trentino.
Sociologia di nuovo al centro degli eventi. Merito della collaborazione con la vicina facoltà di Economia: un'unione felice, una fuga d'amore, verrebbe da dire. Forse un'anticipazione della costruzione di un legame più stabile con la sede di via Inama. Con Andreaus e Dallago, Alessandro Profumo ha parlato della crisi economica. C'è stata anche la, civile, contestazione del collettivo Trento Anomala che, prima dell'inizio dell'incontro, ha appeso uno striscione all'esterno, con la scritta "I banchieri ci spiegano la crisi? C'è profumo di truffa". Il gruppo ha invitato l'ospite a destinare i 40 milioni di euro - che ha avuto come liquidazione da Unicredit - alla lotta contro i tagli all'Università. Gli è stato consegnato anche un volantino. A margine dell'incontro la stampa ha chiesto un commento sulla protesta. Nessun commento.
Nei giorni scorsi si è parlato della possibile discesa in campo (politico) del banchiere genovese. "Se c'è qualcuno che ha senso di responsabilità - ha dichiarato - questo è il momento di farsi avanti. Io ci sono. Avverto tanta rabbia in giro, perché temiamo di lasciare un Paese peggiore di quello che abbiamo trovato". Profumo di Roma. Profumo romano per Alessandro Profumo. E ieri, per un giorno, Profumo trentino.