L'opportunista Durnwalder si riscopre francescano
L'ex seminarista dai frati Durniriscopre Madonna Povertà
Gaudente e potente come pochi, il dr. Luis Durnwalder ha sempre irriso i pochi trentini che - già una decina d'anni fa - cominciavano a sollevare dubbi di coscienza, o almeno mal di pancia, sulle remunerazioni eccessive (e i vitalizi scandalosi degli ex!) per la classe politica regionale.
Lui, già piccolo seminarista dai frati qualche decennio fa, si è sempre ben guardato dall'indulgere al pauperismo francescano. L'ha ribadito pochi giorni fa anche a Trento, conversando pubblicamente con Dellai: faccio un mestiere difficile, lavoro tanto e bene, se guadagno più di Obama Barack che male c'è?
E come mai allora adesso annuncia che si taglierà lo stipendio? "I tempi sono cambiati" spiega, rivelando così che non si tratta di un problema di giustizia, e dunque di coscienza, ma di opportunità, e dunque di opportunismo.
La verità è che la parte maggioritaria della Volkspartei ha sempre agito in politica con straordinaria intelligenza tattica e squisito cinismo, offrendo i propri voti spesso decisivi ai governi di centrosinistra e di centrodestra unicamente per i propri fini autonomistici: e Durnwalder è la quintessenza di questo opportunismo programmatico.
E allora, che cosa succede oggi?
Succede che con i sondaggi che danno la Svp in caduta libera e i chiari di luna finanziari tra Roma e Vienna (dove Kaiser Luis andrà domani, ma i fratelli austriaci ne hanno già piene le tasche dei loro problemi di bilancio nazionale per pensare di andare al soccorso del Sudtirolo, non a caso stanno boicottando anche il Brenner Basis Tunnel), a Durni e al suo partito del popolo sudtirolese non conviene più mostrare la faccia dura dei ricchi contadini rifatti (non va dimenticato che Luis viene dal Bauernbund) che se infischiano del resto del mondo.
Non gli conviene. Per il momento. E così danno una (piccola) sforbiciata agli emolumenti. Sperando di riguadagnarsi un po' di consensi.
Ma solo fino al prossimo "cambiamento dei tempi".