Il professor Stefano Zambelli (nell'ultimo post lo avevamo battezzato "Zorro" per la sua attività anti-provincializzazione dell'ateneo voluta dal Governatore Dellai) ha dato le dimissioni: lascia la direzione del Dipartimento di Economia. Due giorni dopo l'approvazione del controverso statuto dell'Università di Trento ha inviato una lunga lettera al rettore Davide Bassi. Un colpo di spada, il suo, che arriva dopo mesi di scontri all'interno dell'ateneo e tra Università e Provincia. Zambelli ne ha per tutti: critica Bassi per come ha condotto il processo di riforma (ignorando le osservazioni di docenti e personale), il presidente dell'ateneo Innocenzo Cipolletta (per aver condotto trattative riservate con alcuni direttori di dipartimento e con Antonio Schizzerotto, prorettore alla ricerca), i presidi (che hanno votato uno statuto nonostante il no della maggioranza dell'ateneo) e l'ex rettore Massimo Egidi, suo predecessore al dipartimento e oggi presidente di Fbk
nonché rettore della Luiss (per aver intrattenuto rapporti non istituzionali con l'Università).
Dimissioni, le sue, che faranno molto rumore, visto che seguono, nell'ordine, quelle del professor Giovanni Pascuzzi (dalla carica di prorettore vicario), di Alessandro D'Amico (uno dei due rappresentanti degli studenti in consiglio d'amministrazione) e di Alexander Schuster (dalla carica di presidente dell'Associazione dottorandi e dottori di ricerca).