Cartelloni e cartine
Infuriano le polemiche sulla carta, quando si parla di referendum. Da queste parti, in vista della consultazione del prossimo 29 aprile per l'abrogazione delle comunità di valle è tutto un attaccare e staccare, con i manifesti leghisti affissi dai volontari e rimossi dai cantonieri. Non per ordini superiori - precisa la Provincia - ma per legge: lungo le strade non si attacca niente, se non al di fuori degli spazi autorizzati. Ma gli esponenti del carroccio, soprattutto in Val di Sole, attaccano (senza colla, a parole): "Non c'è democrazia".
In un'altra comunità, invece, si è già votato. E il problema è sempre di carta. Non cartelloni ma cartine. A Rasquera, comune di 812 anime dell'autonomissima Comunità catalana, in Spagna (come riportano El Periòdico e presseurop.com), l'amministrazione per risanare il bilancio ha pensato di affittare alcuni terreni all’Associazione barcellonese per il consumo personale della cannabis (Abcda).
Una mossa stravagante, che dunque è stata precauzionalmente sottoposta a referendum tra i cittadini: bene, il 10 aprile scorso, il 56,3 per cento dei votanti ha approvato l'iniziativa. Ma il progetto si è già scontrato contro il no della Generalitat de Catalunya, la Pat con le ramblas per capirci (se in Spagna prima o poi diranno che la Provincia è una Generalitat con le Dolomiti, vi faró sapere, ma dubito). Insomma, rischia di andare tutto in fumo. Qui, vedremo il 29. Ma senza dubbio, uno scontro sulle cartine è più divertente di uno sui cartelloni.