La truffa del condominio
Aumentano le truffe legate ai condomini, anche nella nostra regione
-Hai sentito la novità?- Guido saluta allegro il suo dirimpettaio, mentre prelevano la posta nell’atrio del condominio “La cicala”.
-No: a quale proposito?- si informa Carlo, con la consueta cautela.
-Beh, pare proprio la volta buona. Il nostro amministratore se ne va!-
-E ti sembra una buona notizia?-
-Come no! Ci siamo lamentati un sacco di volte di quanto ci costa!-
Carlo se ne ricorda, eccome. Assemblee condominiali infuocate. In effetti, quel loro amministratore è sempre stato un po’ troppo caro: bravo, non c’è che dire, ma pesantuccio sui compensi richiesti per la sua gestione.
-La signora del terzo piano, quella del cane, ha già trovato un nuovo nominativo!- annuncia Guido gioioso, prevenendo la perplessità di Carlo circa le difficoltà nel cambio.
-Un nuovo nome per il cane?- butta lì, lui, scherzando.
Guido finge di scandalizzarsi:- No, Carlo. Un nuovo amministratore! Gliene hanno consigliato uno fantastico: pare che voglia solo 200 euro l’anno per un condominio grande come il nostro!-
Carlo è ancora più perplesso:- E dove sta, scusa, il suo guadagno?
-Nel numero, è ovvio! C’è chi tiene poche gestioni e spreme a dovere i condomini, c’è chi abbatte i costi contabili con il numero di unità trattate…-
-Mah, sarà…Almeno è iscritto all’associazione degli amministratori?- si arrende Carlo.
-Si, stai tranquillo: il timbro ce l’ha- conclude Guido.
Trascorre qualche giorno, arrivano le lettere di convocazione per la nuova assemblea condominiale: quando si trovano, Giacomo, il nuovo amministratore, fa un figurone. Elegante, gemelli ai polsini, ottimo eloquio, intrattiene brevemente gli astanti fornendo informazioni sui regolamenti e le norme condominiali. La riunione non dura molto: il signor Giacomo deve correre ad un’altra assemblea, è molto impegnato, si sa. Giusto il tempo della votazione, che lo conferma nel suo nuovo ruolo, due righe di verbale, dove lui si impegna anche per iscritto a pretendere 200 euro all’anno per la gestione.
-Poi, in seguito, faremo una convocazione specifica per tutte le questioni in ballo- conclude Giacomo. – Per prima cosa, chiederò un estratto conto in banca, così verifico a che punto siamo con i versamenti dei condomini….Oh, a proposito: linea dura con gli inadempienti, eh!- proclama uscendo, girandosi con un sorriso affascinante.
Altre assemblee non ce ne saranno. Nonostante le richieste, alcune pressanti, altre supplichevoli, da parte dei residenti del condominio “La cicala”, l’amministratore latita. Ha troppo da fare, dice: non c’è nulla di urgente.
A distanza di pochi mesi, cominciano ad arrivare ai proprietari i solleciti per le spese di luce, acqua, rifiuti, relative alle parti condominiali. La signora delle pulizie è in pesante arretrato: non verrà più a pulire le scale. L’idraulico che ha riparato la pompa della caldaia minaccia un decreto ingiuntivo per il saldo del suo lavoro. Carlo, per scrupolo, fa una telefonata all’assicurazione: il premio è ampiamente scaduto, non è stato pagato. Una valanga di insoluti comincia a formarsi, e minaccia di travolgere la tranquilla gestione de “La cicala”.
-Che si fa, adesso?- chiede mesto Guido, mentre Carlo gli racconta l’esito delle sue indagini.
-Dobbiamo bloccare il conto in banca del condominio!”-rispende, sicuro, Carlo, rinunciando a un troppo facile “c’era da aspettarselo!”.