Meno chiacchiere, più fatti
Non può che attirare le ire di tutti, in un momento di crisi, una commissione pari opportunità che costa alla collettività - secondo le prime stime - 237 mila euro. E questo anche che se i fini che si pone sono condivisibili. Chi non applaudirebbe un organismo capace di incastrare i datori di lavoro che fanno firmare contratti in bianco per licenziare le dipendenti appena comunicano lo stato di gravidanza? Chi non vorrebbe tutelare meglio le datrici di lavoro nei loro diritti fondamentali? Chi non vorrebbe diffondere la cultura della pari dignità e delle pari opportunità? Forse contestabile - in questo particolare momento storico - è il metodo.
Ci sono associazioni di volontariato che si occupano di tutto. Dai bambini allo sport, dalla violenza sulle donne a quella sui bambini, dalla salute agli ideali politici e religiosi. Possibile che, gratuitamente, senza fini di lucro, nessuno sia disposto a spendere del proprio tempo e a mettere a disposizione le proprie competenze per una finalità così importante? Oggi le donne hanno bisogno di azioni concrete, di servizi, di certezze.
Meno chiacchiere e più fatti. Meno consulenze e più aiuti concreti. Meno convegni e più cultura (anche nelle scuole) sulle pari opportunità e sulle modalità (che esistono) di far valere i propri diritti.