Doppio flop: la «prima» senza medaglie
La festa è, almeno temporaneamente, finita. Troppo bella per essere vera quella giornata d'esordio con cinque medaglie azzurre. Ieri l'Italia ha chiuso la giornata senza portare a casa nemmeno una
La festa è, almeno temporaneamente, finita. Troppo bella per essere vera quella giornata d'esordio con cinque medaglie azzurre. Ieri l'Italia ha chiuso la giornata senza portare a casa nemmeno una. E da quell'incredibile secondo posto nel medagliere della prima giornata, dietro soltanto alla superpotenza Cina, l'Italia è precipitata al settimo posto con i due ori conquistati ancora sabato scorso.
Un giorno d'astinenza prima e poi doveva accadere ma non doveva succedere ieri. Con i fiorettisti nell'individuale, Federica Pellegrini nella finale dei 200 stile libero e lo skeet nel tiro a volo maschile, era legittimo attendersi un altro pezzo di metallo nel carniere.
Così non è stato. E se, dal punto di vista mediatico, la delusione più grande arriva dal quinto posto di «Fede» Pellegrini, risultato identico a quello ottenuto nei 400 sl, sotto il profilo tecnico stupisce ancor più il ko incassato dai nostri fiorettisti.
Andrea Cassarà si presentava in pedana come numero 1 del ranking mondiale e Andrea Baldini sembrava animato da un fuoco sacro dopo essere stato ingiustamente escluso quattro anni fa dalle Olimpiadi di Pechino per un inesistente caso di doping. Invece sul podio è salito un giovane egiziano in uno sport che sta lentamente aprendo i suoi confini.
Di Federica Pellegrini si è già scritto e si scriverà ancora di tutto e di più: che è diventata una star, che pensa soltanto alla pubblicità, che ha cambiato troppi tecnici e che il legame affettivo con Magnini la distrae. La realtà è che «Fede» regge la scena da una decina d'anni e il tempo passa anche per lei. Il problema esiste ma riguarda tutto il nuoto italiano, viste le clamorose eliminazioni di Magnini e Dotto ieri mattina nelle batterie dei 100 sl e della staffetta maschile 4x200 sl, la gara considerata nella disciplina il termometro dello stato di salute di una nazione. Non a caso sul podio sono saliti i soliti Stati Uniti e Cina e l'emergente Francia.
Oggi dobbiamo sperare in Molmenti nella canoa e nello spadista Pizzo.