È nostro il «Dream Team» della scherma
Dev'essere un attimino avvilente essere una fiorettista di una nazione che non sia l'Italia. Inizi la competizione con la consapevolezza che, salvo miracoli, gareggi se va bene per il podio, dal secondo gradino in giù se la gara è a squadre, rischiando di vedere la premiazione soltanto dagli spalti
Dev'essere un attimino avvilente essere una fiorettista di una nazione che non sia l'Italia. Inizi la competizione con la consapevolezza che, salvo miracoli, gareggi se va bene per il podio, dal secondo gradino in giù se la gara è a squadre, rischiando di vedere la premiazione soltanto dagli spalti.
Ieri è arrivato l'oro più atteso, quello del Dream Team della scherma mondiale. Per dire: la vittoria di Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Valentina Vezzali e Ilaria Salvatori l'altroieri era quotata a 1,45.
Le azzurre sono state brave a superare le divisioni e le tensioni interne, che pur esistono, e a fare un sol boccone in successione di Gran Bretagna, Francia e Russia. Se un appunto si può muovere al successo di ieri, è quello dello scarso pathos regalato ai telespettatori. Anche in finale fin dall'inizio è stato chiaro che non ci sarebbe stata partita, al punto che l'Italia al settimo assalto si è permessa di schierare la riserva Salvatori al posto dell'Errigo.
Finita la premiazione, con le azzurre mano nella mano sul gradino più alto del podio, già in sede di interviste si sono riproposti gli stessi schemi: prima le jesine Di Francisca e Vezzali, poi la Errigo e la Salvatori da sole. Finché vincono, va bene così.
L'oro delle fiorettiste oscura un po' l'impresa di Alessio Sartori e Romano Battisti, argento nel due di coppia nel canottaggio. La strana coppia, il «vecchio» e il «giovane», a Londra non ci doveva nemmeno essere. A recuperarla ci hanno pensato le Fiamme Gialle, a conferma del ruolo insostituibile che svolgono i gruppi militari nello sport italiano. Fra i protagonisti delle 11 medaglie finora non c'è stato alcun atleta di società civili: cinque sono dell'Aeronautica Militare, tre delle Fiamme Oro (polizia), due dei Carabinieri e delle Fiamme Gialle (finanza), uno della Forestale. Una forza, ma nel contempo anche un grande limite, per lo sport italiano.