Favola finita, torna sua maestà il calcio
La favola è finita. Con la cerimonia di chiusura, il cui inizio è previsto alle ore 22 italiane, oggi cala il sipario sulla 30ª edizione delle Olimpiadi
La favola è finita. Con la cerimonia di chiusura, il cui inizio è previsto alle ore 22 italiane, oggi cala il sipario sulla 30ª edizione delle Olimpiadi.
Lo sport italiano chiude con 25 medaglie che potrebbero diventare 27 se la nazionale maschile di volley conquisterà il bronzo contro la Bulgaria e la squadra femminile di ginnastica ritmica saprà confermarsi sul podio nell'ultima giornata. È un bilancio in linea con le attese della vigilia che non deve esaltarci ma non può neanche deprimerci. Spumeggianti negli sport di lotta, di cappa e di spada, gli azzurri sono mancati nelle due discipline regine delle Olimpiadi, il nuoto e l'atletica. I bronzi conquistati dalla Grimaldi nella 10 km di fondo e da Donato nel salto triplo non possono salvare la spedizione. Sono due settori da reinventare e ricostruire. Non sarà facile. Un aiuto, determinante, potrebbe arrivare dal ministero alla Pubblica istruzione se, come succede da tempo in moltissimi Paesi stranieri, rendesse obbligatorie ore di nuoto e atletica a scuola. C'è poco da illudersi ma per la crescita della nazione, non soltanto sotto il profilo sportivo, è d'obbligo una diversa considerazione delle ore di educazione fisica.
Chiusa la parentesi olimpica, durante la quale gli abbonati a Sky hanno potuto abbuffarsi di sport di ogni genere, ora i mass media nazionali torneranno ad occuparsi pressoché solo ed esclusivamente di calcio. E se le premesse sono quelle di ieri, con il Napoli che per protesta contro le decisioni arbitrali diserta la premiazione della Supercoppa e la Juve che dedica il successo a un allenatore appena squalificato per scommesse, c'è di che rattristarsi. Fino a Rio 2016