Il triste record del Calcio Trento
Se non è un record da Guinness dei primati, poco ci manca. Quattro allenatori in 15 giornate, in un lasso di tempo di soli 87 giorni, sono un primato, per nulla invidiabile: 5 partite (con 1 punto) con Marco Melone in panchina, 4 match (3 punti) con Luciano Gabrielli, altri 6 (3 punti) con Ivano Martini. Ora tocca a Luciano De Paola. Nel frattempo, tanto per non farsi mancar nulla, una girandola di giocatori che, paradossalmente, sembra appena iniziata e continue sostituzioni nei quadri societari con dirigenti che vanno e vengono.
Non si capisce quali peccati originali debbano scontare i tifosi del Calcio Trento per meritarsi un simile calvario. I problemi, più che nei tecnici e nei giocatori, vanno ricercati proprio in chi siede negli uffici di via Sanseverino. I miracoli sportivi trentini - Itas Diatec nel volley e Bitumcalor nel basket - sono stati costruiti a tavolino da grandi dirigenti: Diego Mosna, Beppe Cormio e Salvatore Trainotti.
Chi scrive, iniziò il mestiere di cronista sportivo seguendo il Trento nella stagione 1987/88. Quella squadra disputò l'allora serie C1, perdendo un solo match nel ritorno e fallendo per un paio di punti il sesto posto che avrebbe significato qualificazione per la Coppa Italia da giocare contro le squadre di A e B. In campo giocava un certo Beppe Signori, in panchina c'era Paolo «Ciapina» Ferrario, presidente era Giorgio Grigolli, direttore sportivo Rino Foschi. Ora siamo pronti a tornare in Eccellenza, senza ancora aver capito chi comanda che cosa.