Bollette, comunicazioni e buonsenso
Appello ai ricercatori del Cimec, il Centro Mente Cervello dell’Università di Trento. Forse qualche equipe potrebbe soccorrere i comuni cittadini. Parliamo delle difficoltà che si hanno nella lettura di certe bollette o di certe comunicazioni ufficiali. Prendiamo il caso di una nostra lettrice. Laura (il nome è di fantasia) qualche tempo fa ha ricevuto una lettera di Set Distribuzione. Titolo: «Modalità di disalimentazione del vostro punto di fornitura POD». Alzi la mano chi sa di cosa stiamo parlando!
Da qui il nostro appello ai ricercatori del Cimec. Cose da sbattere la testa sui muri. «Con riferimento al punto di fornitura indicato in oggetto e sito a Trento - si legge - comunichiamo che nei nostri archivi informatici risulta la richiesta di un preavviso personalizzato qualora sussista da parte nostra la necessità di disalimentare la fornitura di energia elettrica (...) Il vostro POD non ci risulta registrato secondo la procedura SGATE. Qualora le condizioni che richiedono un preavviso personalizzato siano ancora in essere, vi preghiamo di procedere urgentemente alla registrazione tramite SGATE».
Avete sul volto un’espressione a punto di domanda? Anche chi ha ricevuto quella comunicazione. Laura si è informata e si è fatta tradurre i geroglifici della Set. «In buona sostanza - ci racconta - chiedevano la “mia” iscrizione in questo registro (SGATE). Il POD è il Presidio Ospedialiero Domiciliare. Risultava registrato come mia utenza perché prima di me ci abitava un anziano che aveva bisogno di una macchina particolare di tipo medico (un POD...), che richiede più energia. Nel caso in cui infatti la Set dovesse interrompere per un periodo la fornitura, la procedura di comunicazione deve essere particolare: telefonata o avviso di persona all’utenza. Il problema è che l’utente era il precedente conduttore del mio appartamento - dove vivo, per la cronaca, dal 2008 (!) - Era un utente che nulla aveva a che fare con me: diversa persona, con un diverso cognome, diversi dati anagrafici. Nel mio caso la persona in questione è deceduta ma se si fosse invece trasferita in altro appartamento? Non avrebbe ricevuto l’avviso».
E comunque - aggiungiamo noi - non sappiamo se lo avrebbe decodificato. Forse i ricercatori del Cimec potrebbero aiutarci a interpretare certi documenti (certe carte e soprattutto certe bollette sembrano fatte apposta per creare confusione). Forse serve il Cimec. Forse un buon ufficio comunicazione. O forse solo un po’ di buonsenso.