Panizza sfonda nella città di Battisti

E' una città solidamente legata al centrosinistra quella che esce dalle urne di queste politiche. Talmente legata da confermare e ampliare la propria fiducia anche a costo di votare al Senato un uomo che avrebbe potuto risultare estraneo alla cultura progressista come Franco Panizza. Era visto come l'uomo dei contributi alle bande e agli schuetzen. Un ammiratore di Andreas Hofer nella città di Cesare Battisti. Ma lui è stato abile ad adattarsi e i trentini del capoluogo lo hanno votato in massa. Dando forza ad una coalizione che ha voluto rimanere unita

di Franco Gottardi - NO -

E' una città solidamente legata al centrosinistra quella che esce dalle urne di queste politiche. Talmente legata da confermare e ampliare la propria fiducia anche a costo di votare al Senato un uomo che avrebbe potuto risultare estraneo alla cultura progressista come Franco Panizza. Era visto come l'uomo dei contributi alle bande e agli schuetzen. Un ammiratore di Andreas Hofer nella città di Cesare Battisti. Ma lui è stato abile ad adattarsi e i trentini del capoluogo lo hanno votato in massa. Dando forza ad una coalizione che ha voluto rimanere unita.

 

La città ha inequivocabilmente voluto votare il progetto, premiando Panizza con oltre il 48% delle preferenze. Lo dimostra anche il fatto che il suo partito, il Patt, alla Camera è invece rimasto al palo raccogliendo il 2,48% dei voti, percentuale di poco superiore a quella di cinque anni fa quando aveva preso il 2,18%. Netta invece la batosta del centrodestra che in cinque anni alle politiche ha dimezzato in città i suoi voti. Il Pdl è passato dal 25% al 12%; la Lega dal 12% al 5%. A tutto vantaggio del Movimento 5 Stelle, forza la cui voglia di nuovo ora tutti dovranno fare i conti.

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