L'Obmann si ritira: troppe beghe

di Paolo Ghezzi

Richard Theiner non è un uomo per tutte le stagioni.

Dopo che anche Elmar Pichler Rolle ha annunciato di volersi candidare alle primarie, terzo incomodo dopo lo stesso Theiner e il rampante uomo dei Comuni Kompatscher, l’Obmann della Svp ha deciso di ritirarsi dalla corsa alle primarie del 21 aprile per decidere il leader della stella alpina.

"Accuse infamanti da Kompatscher: va dicendo in giro che faccio politica “alla Berlusconi”. Io avevo due scelte: o scendere al livello della politica da cortile, oppure ritirarmi. E allora mi ritiro. Ma continuo a fare l’Oblmann".

Frase chiave: "Will der Partei eine Schlammschlacht ersparen".

In effetti, fra 3 candidati forti sarebbe stata una carneficina.

Che Theiner avesse paura di perdere, può darsi.

Che si sentisse stritolato, anche.

Che così ne venga fuori un po' come il vincitore morale, pure.

Dà l'idea di preferire che il partito non si spappoli, piuttosto che perseguire sogni di gloria.

Assomiglia un po' a Bersani, con cui aveva stretto il patto pre-elettorale che è servito al Pd per vincere,

inutilmente, la corsa alla Camera.

Due leader, in parallelo, al capolinea.

Due segretari che non riusciranno a fare i premier. Né a Roma né a Bolzano.

 

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