L'acciaieria e i rischi di ammalarsi

«Si ritiene che il mancato controllo delle emissioni inquinanti prodotte dagli impianti di questa azienda sia la causa dell'aumentato rischio di patologie e decessi individuato nei lavoratori»: lo scrive il medico Roberto Cappelletti nella relazione allegata allo studio epidemiologico che ha realizzato analizzando la storia di 342 operai impiegati almeno un anno nell'acciaieria di Borgo Valsugana, nel periodo 1984-2009.

di Zenone Sovilla

«Si ritiene che il mancato controllo delle emissioni inquinanti prodotte dagli impianti di questa azienda sia la causa dell'aumentato rischio di patologie e decessi individuato nei lavoratori»: lo scrive il medico Roberto Cappelletti nella relazione allegata allo studio epidemiologico che ha realizzato analizzando la storia di 342 operai impiegati almeno un anno nell'acciaieria di Borgo Valsugana, nel periodo 1984-2009.

Con questa indagine Cappelletti, chirurgo all'ospedale di Borgo e esponente di Medici per l'ambiente, oltre a produrre una serie di dati sanitari su cui riflettere, mette in luce l'opportunità di sottoporre tutta la popolazione della zona a una verifica epidemiologica.

 

I dati diffusi, pur allarmanti, finora non hanno indotto nessuno, fra i politici e gli "addetti ai lavori", a una presa di posizione pubblica.

 

Ora sarebbe alquanto preocupante e mortificante se, per assurdo, i decisori politici o i vertici della tecnocrazia del settore, anziché preoccuparsi (qualcuno magari con un mea culpa) di colmare le lacune additate dal medico valsuganotto, avessero da ridire sulla sua scelta di tentare di fare volontaristicamente ciò che gli organismi istituzionali preposti a quanto pare non hanno mai fatto (il che in ogni caso alimenta una lunga serie di dubbi e di interrogativi).

 

Ma sto parlando per assurdo: in realtà sono quasi sicuro che il dottor Cappelletti prima o poi riceverà, al contrario, i ringraziamenti di politici e tecnici che prenderanno a cuore la faccenda e avvieranno un ampio monitoraggio per rispondere ai comprensibili timori di molta gente della Valsugana, specie dopo le note vicende giudiziarie su inquinamento ambientale e stoccaggio illegale di sostanze contaminanti.

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