Nostalgia Daria
Dov'è Daria? Ridateci Daria!
Daria de Pretis, primo rettore donna dell'Università di Trento, era ed è nota per la sua energia, per il suo polso fermo. Lo dico da cittadino trentino, da ex studente di Giurisprudenza (l'esame di diritto amministrativo, sostenuto davanti alla professoressa de Pretis, era da leggenda) e ora anche da lettore dell'Adige (prima che da cronista), visto che la Magnifica scrive dalle pagine del nostro giornale.
Perché mi chiedo dov'é? Perché - al di là di ciò che scrive - pare essere poco presente. Non che non lavori. Tutt'altro. La sappiamo molto impegnata (lo aveva promesso e chi l'ha votata per guidare l'ateneo trentino lo ha fatto anche anche per le garanzie che offriva). Me lo chiedo perché - forse grazie al fatto che ha scelto dei collaboratori di livello - sono questi ultimi a farsi sentire.
Un esempio per tutti? Il suo vice Paolo Collini, che è anche delegato alla didattica. Considerato vicino all'ex governatore Lorenzo Dellai (oggi capogruppo alla Camera con i Montiani di Scelta Civica) e a Massimo Egidi (presidente di Fbk), Collini è attivo su più fronti. Presente al Festival dell'Economia, presente alle Universiadi, presente in questa fase delicata dei test di accesso ai dipartimenti, presente (fisicamente) in rettorato.
Intendiamoci... Collini ci è pure simpatico. Quando qualche tempo fa venne pizzicato a parcheggiare nello spazio dei disabili in via Inama, ci mise poco tempo per chiedere scusa, cercando di alleggerire il tutto con una battuta: "Abito a Venezia. Si sa che i veneziani non sanno guidare perché vanno in gondola".
Detto questo, ci piace pensare che Daria de Pretis si sia solo presa un breve periodo di riflessione, per ripartire più forte di prima. Si faccia sentire e vedere di più. Ci piace pensare all'avvocato de Pretis, alla docente de Pretis e alla rettrice de Pretis: una donna, una professionista, agguerrita.