L'idea choc di PT, ma i soldi ci sono?
Un po' Berlusconi, molto Lega, più di Grillo. Ecco la proposta del giorno di Progetto Trentino, che spiazza il centrosinistra e supera a destra e contemporaneamente a sinistra gli avversarsi e pure gli alleati.
Progetto Trentino lancia la proposta choc della fine della campagna elettorale, che ricorda quando Berlusconi mise in difficoltà Romano Prodi con la promessa di tagliare l'Ici. Il partito di Silvano Grisenti propone la Carta dei trentini, che permetterà ad ogni cittadino di avere un budget di 500 euro a disposizione per l'acquisto di carburante in Trentino oppure di avere l'abbonamento annuale di libera circolazione gratuita su tutti i mezzi pubblici. Insomma, benzina gratis fino a 500 euro e treni e corriera pure. In cambio, si dovrà essere trentini "veri", residenti da almeno dieci anni.
Grisenti, assieme a Mosna, dice che troverà i soldi dalla soppressione delle Comunità di valle a partire da 1° gennaio 2014. Ma nascono subito alcune obiezioni. Se i trentini con i requisiti per poter godere dei "buoni benzina" fossero 200mila su 520mila, questo significa che la spesa sarebbe di 100 milioni l'anno, davvero una cifra enorme, non facile da "scovare" anche nel bilancio dell'autonomia trentina.
E' vero che le comunità di valle "costano" circa 120 milioni all'anno, ma questa è una cifra che non può essere cancellata con la sola soppressione delle comunità di valle. Ad esempio: Grisenti e Progetto trentino vogliono anche risparmiare sui 76 milioni annui che le comunità di valle gestiscono sul fronte socio-assistenziale? Significa che il servizio assistenziale verrà cancellato in cambio dei 500 euro per la benzina? Sì, perché l'unica soppressione possibile senza rinunciare ad alcun servizio è quella delle indennità, il costo non arriva a due milioni...
Progetto Trentino chiarisca quindi: i 500 euro di benzina valgono ad esempio la rinuncia agli 11 milioni impegnati dalle comunità di valle per l'edilizia scolastica e la cultura? Meno scuole e più corse in auto?
La proposta farà discutere, ma ha tanti aspetti critici. Progetto Trentino può e deve chiarire. Tra l'altro, non sarebbe nemmeno giusto assegnare la medesima cifra a chiunque, a prescindere dalla situazione sociale. Il dibattito è aperto.